A distanza di due anni dalla sua fondazione, HPO - collettivo formatosi intorno alla Facoltà di Architettura di Ferrara e attivo nei campi dell'architettura, del design e delle arti performative con un approccio critico e sperimentale - apre il suo nuovo spazio fra i vicoli che un tempo ospitavano il ghetto ebraico della città.
Lo fa attraverso la presentazione di un’installazione che parla delle proteste di Honk Hong.
Dopo gli ombrelli, i post-it colorati, le catene umane e le maschere, la scorsa estate gli attivisti di Hong Kong si sono armati di puntatori laser come azione critica contro la polizia e a sostegno della democrazia.
HPO riflette sull'utilizzo non convenzionale dello strumento laser e sul significato simbolico che questo dispositivo ha acquisito durante le proteste dell’ex colonia inglese.
Attraverso 20 raggi provenienti da una sorgente luminosa sospesa, il collettivo ferrarese circoscrive e delimita uno spazio a terra, associando al più futuristico dei materiali il più primitivo dei rifugi.
All'interno di questo spazio immateriale in cui il visitatore viene invitato a prendere posto, uno schermo illustra il percorso che ha portato gli studenti di Hong Kong a reagire ai propri limiti attrverso risposte creative.
Laserhut: la tenda laser di HPO nel centro di Ferrara
In occasione dell’inaugurazione del suo nuovo atelier a Ferrara, il collettivo HPO presenta il progetto Laserhut, un’installazione che ripercorre gli esiti creativi delle proteste di Hong Kong.
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- Bianca Pichler
- 16 ottobre 2019
- Ferrara
- Laserhut
- HPO
- Via Vignatagliata 33A Ferrara
Foto Andrea Bighi
Foto Andrea Bighi
Foto Andrea Bighi
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