Il Centro Europeo di Ricerca e Tecnologia Spaziale a Noordwijk, in Olanda, si rinnova e si amplia per diventare un polo di riferimento internazionale nel campo dello sviluppo tecnologico e della ricerca scientifica spaziale. Lo studio italiano con base a Milano Sbga Blengini Ghirardelli con Openfabric e la società olandese di consulenza e ingegneria Witteveen+Bos sono stati selezionati da Esa, l’Agenzia Spaziale Europea, per dare forma al programma di rinnovamento ed ampliamento di Estec, il Centro Europeo di Ricerca e Tecnologia Spaziale a Noordwijk, in Olanda.
Il rinnovamento del centro di ricerca dell’Agenzia Spaziale Europea
Il Centro Europeo di Ricerca e Tecnologia Spaziale a Noordwijk, in Olanda, si rinnova e si amplia per diventare un polo di riferimento internazionale nel campo dello sviluppo tecnologico e della ricerca scientifica spaziale.
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- Chiara Testoni
- 19 novembre 2024
- Noordwijk, The Netherlands
- SBGA Blengini Ghirardelli, Witteveen+Bos with Openfabric
- multi-functional
- ongoing
Nel campus di 160.000 m² lavorano 2.800 persone tra dipendenti, ricercatori, ingegneri spaziali e astronauti, attivamente impegnate nello sviluppo tecnologico e nella ricerca scientifica spaziale. Il progetto prevede la riqualificazione degli spazi esistenti e la realizzazione di opere ex novo che contribuiranno a consolidare il ruolo del centro europeo come protagonista della scena internazionale e si svilupperà in sei anni per stati di avanzamento, in modo dar garantire la continuità delle attività del centro in sicurezza a e senza impedimenti.
Nucleo fisico e “gravitazionale” della composizione è Orbit, un hub centrale con funzione connettiva attorno a cui ruotano, come satelliti, i cinque fabbricati che ospitano uffici e laboratori. Le nuove strutture sono progettate all’insegna della flessibilità sia funzionale sia dimensionale per soddisfare le mutevoli esigenze degli utenti nel corso del tempo, grazie all’impiego di componenti modulari; l'uso predominante del vetro nelle facciate enfatizza il valore etico della trasparenza e della mutua interazione tra le persone e il paesaggio circostante.
Agostino Ghirardelli, architetto socio fondatore di SBGA Blengini Ghirardelli, parla di “un progetto sostenibile che supporta la ricerca tecnologica di livello mondiale” mentre Ingrid Ingrid Bolier, team leader di Witteveen+Bos per la gestione dei progetti su edifici complessi, afferma che “è stato messo al centro del concept trasformativo il concetto di empatia (…) con i desideri e le necessità degli utenti e degli stakeholder, ma anche in generale in relazione alle sfide del progetto di trasformazione”. Se in questo luogo, più che altrove, il pensiero vola verso nuovi mondi, particolare attenzione è rivolta anche all’impatto ambientale che l’opera costruita ha su questo, di mondi: un parco all’interno del campus favorirà il drenaggio naturale delle acque e altre soluzioni di adattamento climatico mentre tecnologie innovative mireranno a massimizzare il risparmio energetico il ricorso a fonti rinnovabili e ridurre l'impronta di carbonio.