Oggi nel corso di una conferenza stampa Giovanna Melandri, Presidente Fondazione Maxxi, ha presentato il nuovo ambizioso progetto per il Museo nazionale delle arti del XXI secolo. Nato durante i mesi di chiusura causati alla pandemia, l’istituzione culturale con sede a Roma vuole presentarsi come un nuovo punto di riferimento internazionale, nato da un periodo di crisi sindemica.
“Nei suoi primi 10 anni il Maxxi è cresciuto, si è trasformato, è diventato un dispositivo di ricerca, formazione, sperimentazione” ha spiegato Melandri durante la presentazione. “Abbiamo imparato molto negli anni della pandemia, portando i nostri contenuti sul digitale e rafforzando la funzione educativa e sociale del museo. Ora è il momento di una naturale e ulteriore evoluzione, nel segno della rigenerazione urbana, della sostenibilità e delle tecnologie più avanzate, per confrontarci con il mondo nuovo che deve nascere dalla crisi sindemica, ambientale, sociale, sanitaria e diventare ancora di più laboratorio di futuro”.
Il Maxxi si allarga (e copre Zaha Hadid di pannelli fotovoltaici)
Oggi è stato presentato “Grande Maxxi”, il nuovo piano dell’istituzione culturale che punta alla sostenibilità, con la conversione energetica dell’edificio di Zaha Hadid e la costruzione di un nuovo Innovation Hub.
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- La redazione di Domus
- 10 febbraio 2022
Con questo progetto il Maxxi si candida come protagonista del programma New European Bauhaus lanciato dalla Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen. Non a caso, infatti, Le parole chiave del progetto sono sostenibilità, inclusione e innovazione – le stesse utilizzate da Pnrr (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza).
Grande Maxxi si svilupperà in una serie di azioni integrate che riguardano sia l’edificio progettato da Zaha Hadid e piazza Alighiero Boetti, sia un’area attigua di pertinenza del museo: Maxxi Sostenibile, che comporterà la conversione energetica dell’edificio principale anche attraverso l’istallazione di pannelli fotovoltaici sulle coperture esistenti; Maxxi Green, ovvero la realizzazione di un’area di verde attrezzato, produttivo e fruibile dal pubblico nell’area antistante al museo; Maxxi Accessibile e Intelligente, l’abbattimento delle barriere fisiche e sensoriali e upgrade digitale; e infine Maxxi Hub, la realizzazione di un nuovo edificio sostenibile e multifunzionale. Quest’ultimo punto, il più importante, vedrà la costruzione di un nuovo edificio, in un’area che affaccia su via Masaccio, adiacente a piazza Alighiero Boetti cui sarà collegato, su due livelli e con tetto green praticabile.
L’Innovation Hub – oggetto di un concorso internazionale di idee – è descritto come un polo di ricerca e sviluppo in cui le più qualificate competenze nel mondo dell’arte, dell’architettura e della creatività, le quali “opereranno insieme alla comunità scientifica per elaborare idee, visioni, soluzioni, progetti di rigenerazione urbana combinando dati, information technology e creatività”.
Immagine di apertura: MAXXI, Museo Nazionale Delle Arti del XXI secolo, Roma. Foto Musacchio Ianniello