Il Maxxi si allarga (e copre Zaha Hadid di pannelli fotovoltaici)

Oggi è stato presentato “Grande Maxxi”, il nuovo piano dell’istituzione culturale che punta alla sostenibilità, con la conversione energetica dell’edificio di Zaha Hadid e la costruzione di un nuovo Innovation Hub.

Oggi nel corso di una conferenza stampa Giovanna Melandri, Presidente Fondazione Maxxi, ha presentato il nuovo ambizioso progetto per il Museo nazionale delle arti del XXI secolo. Nato durante i mesi di chiusura causati alla pandemia, l’istituzione culturale con sede a Roma vuole presentarsi come un nuovo punto di riferimento internazionale, nato da un periodo di crisi sindemica.

“Nei suoi primi 10 anni il Maxxi è cresciuto, si è trasformato, è diventato un dispositivo di ricerca, formazione, sperimentazione” ha spiegato Melandri durante la presentazione. “Abbiamo imparato molto negli anni della pandemia, portando i nostri contenuti sul digitale e rafforzando la funzione educativa e sociale del museo. Ora è il momento di una naturale e ulteriore evoluzione, nel segno della rigenerazione urbana, della sostenibilità e delle tecnologie più avanzate, per confrontarci con il mondo nuovo che deve nascere dalla crisi sindemica, ambientale, sociale, sanitaria e diventare ancora di più laboratorio di futuro”.

Grande MAXXI, planimetria

Con questo progetto il Maxxi si candida come protagonista del programma New European Bauhaus lanciato dalla Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen. Non a caso, infatti, Le parole chiave del progetto sono sostenibilità, inclusione e innovazione – le stesse utilizzate da Pnrr (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza).

Grande Maxxi si svilupperà in una serie di azioni integrate che riguardano sia l’edificio progettato da Zaha Hadid e piazza Alighiero Boetti, sia un’area attigua di pertinenza del museo: Maxxi Sostenibile, che comporterà la conversione energetica dell’edificio principale anche attraverso l’istallazione di pannelli fotovoltaici sulle coperture esistenti; Maxxi Green, ovvero la realizzazione di un’area di verde attrezzato, produttivo e fruibile dal pubblico nell’area antistante al museo; Maxxi Accessibile e Intelligente, l’abbattimento delle barriere fisiche e sensoriali e upgrade digitale; e infine Maxxi Hub, la realizzazione di un nuovo edificio sostenibile e multifunzionale. Quest’ultimo punto, il più importante, vedrà la costruzione di un nuovo edificio, in un’area che affaccia su via Masaccio, adiacente a piazza Alighiero Boetti cui sarà collegato, su due livelli e con tetto green praticabile.

L’Innovation Hub – oggetto di un concorso internazionale di idee –  è descritto come un polo di ricerca e sviluppo in cui le più qualificate competenze nel mondo dell’arte, dell’architettura e della creatività, le quali “opereranno insieme alla comunità scientifica per elaborare idee, visioni, soluzioni, progetti di rigenerazione urbana combinando dati, information technology e creatività”.

MAXXI, Museo Nazionale Delle Arti del XXI secolo, Roma. Foto Musacchio Ianniello

Immagine di apertura: MAXXI, Museo Nazionale Delle Arti del XXI secolo, Roma. Foto Musacchio Ianniello