Il progetto di Gal Weinstein per il padiglione israeliano della 57. Esposizione Internazionale d’Arte – La Biennale di Venezia, “Sun Stand Still”, è un insieme di lavori site specific che riflettono la fascinazione dell’artista per il desiderio di fermare il tempo e la sua continua ansiosa osservazione delle forme potenziali di costruzione e distruzione e dei processi di progresso e devastazione. In questo progetto egli continua ad esplorare criticamente le immagini mitologiche e romantiche del Sionismo incorporate nella memoria collettiva di Israele. Ogni parte della mostra si relaziona alla sua produzione di oltre un decennio e restituisce un progetto unitario.
Sun Stand Still
Le muffe di Gal Weinstein per il padiglione israeliano de La Biennale di Venezia, “Sun Stand Still”, sono un espediente per parlare di processi di progresso e devastazione. #BiennaleArte2017
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- 15 maggio 2017
- Venezia
Il progetto può essere interpretato come allegoria melanconica e poetica della storia israeliana, composta da atti miracolosi e momenti di illuminazione, ma anche da trascuratezza e distruzione, una storia che vacilla da una crescita megalomane a un rumoroso schianto. Il miracolo divino della Valle di Ayalon è legato al progetto sionista di conquistare un deserto apparentemente sterile, accanto alle espressioni del progresso tecnologico e dell'agricoltura. Tuttavia, viste insieme, tutte queste opere creano una narrazione che può anche essere interpretata come una visione post-apocalittica, rivelando il costo dell’hubris umana nell'impresa della civiltà.
fino al 26 novembre 2017
Gal Weinstein: Sun Stand Still
a cura di Tami Katz-Freiman
Padiglione israeliano
57. Esposizione Internazionale d’Arte – La Biennale di Venezia