Think global, build social!

Il MOAD di Johannesburg indaga sulle soluzioni offerte dall’architettura per quella fetta di popolazione mondiale che non ha accesso a un costruito ben progettato. 

La mostra “Think Global, Build Social! - Architettures for a Better World” indaga il tema della responsabilità sociale nell’architettura contemporanea. La mostra nasce da una collaborazione del Goethe-Institute dek Museum of African Design, curata da due professori di architettura: Andres Lepik, docente di Storia dell’Architettura presso la Technical University di Monaco di Baviera e Lesley Lokko, direttore della Graduate School of Archiecture a Johannesburg.

In apertura: TYIN tegnestue Architects, Cassa Co-op Training Centre, training centre per i lavoratori della cannella, Kerinchi, Isola di Sumatra, Indonesia. Foto © Pasi Aalto Sopra: TYIN tegnestue Architects, Safe Haven Library, biblioteca nell'orfanotrofio Ban Tha Song Yang, Thailandia. Foto © Pasi Aalto

I due professori hanno scelto come punto di partenza l’aumento smisurato dei progetti abitativi nelle megalopoli asiatiche, sudamericane e africane, realizzati senza alcun tipo di supervisione architettonica. Considerando, inoltre, che un numero crescente di persone vive nelle baraccopoli, la mostra si pone la questione di quali possano essere le soluzioni architettoniche migliori per quella fetta di popolazione mondiale che non ha ancora accesso a un contesto ben progettato.

Bauen, Orangefarm's Ithuba Wild Coast Community College, Sud Africa. Foto © Markus Dobmeier
Emilio Caravatti, Scuola a Djinindjebougou, Mali
Baupiloten, ristrutturazione della scuola elementare Erika Mann, Berlino. Foto © Jan Bitter
Museum of African Design, "Think Global, Build Social! – Architectures for a better world", Johannesburg, 2016


dal 4 agosto fino al 4 ottobre 2016
Think Global, Build Social!
MOAD
281 Commissioner Street, Johannesburg
Sud Africa