Cavallo vincente non si cambia. Per il ventennale dalla sua fondazione sotto il sole della Florida, Design Miami torna nei giorni di Art Basel per presentare le migliori proposte del circuito mondiale del limited edition. A meno di due mesi di distanza dalla sua edizione parigina, saranno oltre quarantacinque le gallerie, prevalentemente americane ma non solo, a presenziare a Miami Beach. Immutato il formato, che vedrà la sezione Gallerie, dedicata alle realtà più consolidate, affiancata dal programma Curio, terreno di sperimentazione per gli emergenti, e dalle installazioni spettacolari dei grandi marchi.
Curatore per questa ventesima edizione, il critico Glenn Adamson propone un tema originale, Blue Sky, pensato per infondere ottimismo circa le potenzialità del design di aprire nuovi orizzonti creativi. Il blue sky thinking a cui fa riferimento è infatti una forma di brainstorming volta a proporre nuove idee senza preoccuparsi troppo della loro fattibilità: un esercizio di apertura alle possibilità del mondo, a volte ingenuo e irrealistico, che è però un motore imprescindibile per individuare nuovi approcci e modalità per innovare. A dare corpo a questo tema ispirante sarà il designer francese Mathieu Lehanneur: reduce dalla stagione gloriosa delle Olimpiadi parigine – per le quali ha progettato torcia e braciere – si cimenterà adesso con Flowers Season, trittico giocato intorno ai concetti di cielo, nuvole e leggerezza.
Quali le principali novità in programma? The Future Perfect di New York è presente con oltre 100 nuove proposte firmate da Anina Major, Laurids Gallée, Olivia Cognet, Sophie Lou Jacobsen e Vikram Goyal, nuovo talento indiano ad una sua prima negli Stati Uniti. Southern Guild, una sede a Los Angeles oltre alla storica base di Città del Capo, sceglie la ceramica come medium privilegiato esponendo arredi e oggetti-scultura. La londinese Sarah Myerscough Gallery si focalizza sul tema della camera da letto, esplorata attraverso le proposte intimistiche di Marc Fish, Tadeas Podracky, Peter Marigold e Tadanori Tozawa. L’artista ucraina di stanza ad Anversa Victoria Yakusha sarà prese da Curio con la sua nuova collezione Grun, ispirata ai muschi e al verde delle foreste del suo paese natale. Non mancano poi le gallerie che si focalizzano sul design storico, come i francesi di Galerie Patrick Seguin su Jean Royère e gli americani di R & Company con Wendell Castle e Verner Panton, combinati in questo caso con le opere di artisti contemporanei. Sempre nel programma Curio, Meritalia presenterà un omaggio a Gaetano Pesce, il nostro grande maestro recentemente scomparso.
Oltre al polo fieristico in senso stretto, sono molte le iniziative off che promettono di arricchire e variare il piatto delle proposte. Alla sua seconda edizione statunitense, Alcova presenterà al Miami River Inn un parterre di quaranta espositori con installazioni site specific oltre ad una serie di talk animati da Joseph Grima e Valentina Ciuffi. Lungo la South Beach, Carlos Betancourt presenterà un’installazione composta dai pezzi di barriera corallina stampati in 3d, ReefLine, progetto di OMA che sposa rallentamento degli effetti del riscaldamento climatico con la creazione di un parco artistico visitabile solo attraverso lo snorkeling. All’ICA Miami Sculpture Garden, il brand automotive Lexus presenterà gli esiti della collaborazione con Crafting Plastics, quattro sculture in bioplastica capaci di interagire con gli spettatori attraverso prerogative sensoriali. Non può poi mancare il brand più chiacchierato delle settimane precedenti: Jaguar, che presenta a Miami il concept rappresentativo di un nuovo corso e di una nuova identità, che già non ha mancato di sollevare un dibattito molto acceso.