L’installazione di Dana Barnes Endolith Casts – esposta tra le gallerie internazionali presenti alla Skylight Clarkson Sq di New York – si colloca nel percorso di esplorazione condotto dallo studio sul tema della composizione strutturale.
Calchi endolitici
Con la sua installazione Dana Barnes crea un paesaggio di forme cementizie colonizzate da strutture intricate e colorate, simili ai licheni che crescono sulle rocce.
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- 10 giugno 2015
- New York
Creando un paesaggio di forme contigue, l’opera fa riferimento alla natura apparentemente immutabile della crescita dei licheni e al complesso rapporto con i materiali, apparentemente inflessibili, che colonizzano producendo sommesse esplosioni di strutture intricate e inaspettate di colori.
Ogni calco, unico, crea una composizione di diverse materialità apparentemente paradossale, che ricorda la bellezza sensuale e grintosa delle forze naturali. Il risultato è una raccolta di oggetti senza tempo che possono funzionare insieme o singolarmente in un contesto contemporaneo.
Il lavoro si ispira alla poetessa Elizabeth Bishop e al suo uso dei licheni endolitici e dei loro modelli di crescita concentrici come metafora della passione senza tempo (The Shampoo, 1955).
Per riprodurre questo fenomeno naturale sono stati utilizzati un processo di annodatura spontanea e meticolose tecniche di taglio per creare un tessuto fibroso umido che si irradia densamente in esplosioni vibranti e scultoree di colore.
Il materiale tessile è stato poi immerso nel cemento allo stato liquido e gettato attraverso una procedura di polimerizzazione che fonde perfettamente la massa di lana e il composto simile alla pietra.
Endolith Casts
Design: Dana Barnes Studio