Il nuovo spazio espositivo milanese Armani/Silos, in via Bergognone 40, sorge nel luogo dove originariamente era situato un deposito di una grande industria multinazionale.
Armani/Silos
Inaugurato a Milano, Armani/Silos trasforma un deposito industriale degli Anni ’50 in uno spazio espositivo razionale, conservandone la forma ad “alveare”.
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- 05 giugno 2015
- Milano
“Ho scelto di chiamarlo silos perché lì venivano conservate le granaglie, materiale per vivere. E così, come il cibo, anche il vestire serve per vivere”, ha spiegato Giorgio Armani.
L’edificio, costruito nel 1950, a seguito dell’intervento di ristrutturazione si sviluppa su quattro livelli per una superficie di circa 4.500 metri quadrati. Lo stilista ha immaginato e seguito direttamente il progetto.
La ricerca di semplicità, la predilezione per le forme geometriche regolari e il desiderio di uniformità hanno dato vita a un’architettura sobria e monumentale al tempo stesso, seguendo la regola dell’ordine e del rigore. L’intervento ha conservato la curiosa sagoma originaria dell’edificio – la forma ricorda quella di un alveare, metafora di laboriosità – rafforzando l’identificazione tra il nuovo spazio espositivo e la filosofia estetica di Armani che ricerca l’essenzialità liberando da orpelli e, in generale, da elementi superflui. Unico elemento distintivo è la finestra a nastro che segna il perimetro dell’edificio, quasi come una corona, definendone la massa compatta.
All’interno l’edificio è organizzato secondo uno schema distributivo a basilica con un “foro” aperto a tripla altezza sul quale si affacciano due livelli di navate laterali. I soffitti dipinti di nero, a contrasto con i pavimenti in cemento grigio, mostrano oltre alla struttura in ferro dei nuovi solai, tutti gli impianti elettrici, di riscaldamento e raffreddamento oltre a quelli di illuminazione. La scala centrale, che collega i quattro livelli e organizza il percorso, attraversa un vano verticale, lasciando percepire a chi sale la grande altezza e dimensione della struttura. La facciata a vetri del foyer, scabra ed essenziale, attira l’interesse e la curiosità dei passanti.
Lo spazio propone, oltre all’esposizione, un gift shop, una caffetteria aperta sulla parte interna e l’archivio digitale. Quest’ultimo raccoglie schizzi, disegni tecnici esemplificativi e materiale relativo alle collezioni prêt-à-porter e di alta moda Giorgio Armani Privé ed è dedicato ai ricercatori e agli appassionati che desiderano approfondire il lavoro dello stilista. Situato all’ultimo piano, l’archivio è consultabile gratuitamente e si avvale di un sistema di catalogazione sviluppato appositamente per Armani/Silos. Workstation, tavoli touchscreen e un’area proiezioni sono gli strumenti messi a disposizione del pubblico per la consultazione e lo studio. La mostra di apertura, che si articola su tutti e quattro i piani, è un excursus sui 40 anni di lavoro dello stilista e comprende 600 abiti e 200 accessori, dal 1980 a oggi, delle collezioni Giorgio Armani. La selezione è suddivisa secondo alcuni temi che ispirano da sempre il lavoro dello stilista. Al piano terra la sezione “daywear”, al primo la sezione “esotismi” seguita, al secondo piano, da “cromatismi”. Il terzo e ultimo piano è infine dedicato al tema “luce”.
Armani/Silos
via Bergognone 40, Milano