“L’attuale pandemia in Africa occidentale sottolinea la necessità di sistemi modulari, poco costosi e facilmente assemblabili in cui i pazienti infetti dal virus Ebola o da altre malattie infettive possono essere curati isolandoli dal resto dalla popolazione” spiega George J. Mann, titolare della cattedra in Health Facilities Design e direttore dello studio di architettura che ha avviato il progetto.
Ebola: cliniche modulari
Gli studenti del Texas A&M Master of Architecture hanno sviluppato una serie di concept di cliniche per il trattamento del virus dell’Ebola, pensate come moduli trasportabili.
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- 03 ottobre 2014
- Texas
Questi moduli possono essere smontati e conservati negli hub per il trasporto, la distribuzione e il rapido assemblaggio nelle aree di crisi. A tal fine, gli studenti hanno progettato i moduli in modo che possano essere contenuti nei container e nelle stive degli aerei e abbastanza leggeri da poter essere trasportati in elicottero nelle aree più difficilmente raggiungibili.
I progetti hanno ridotto al minimo gli strumenti necessari per la costruzione delle unità sul posto. Uno studente ha utilizzato il principio della fisarmonica, in cui i moduli possono essere ampliati quando sono in uso e compressi per lo stoccaggio o il trasporto. Un altro progetto è tenuto insieme con chiusure in velcro rafforzate da cinghie.
Il caldo e le piogge sono stati i fattori determinanti di un terzo progetto, che si avvale di un doppio guscio esterno per ridurre al minimo il calore interno e di un tetto spiovente per incanalare le forti precipitazioni.
Il progetto è stato sviluppato in collaborazione con PK Carlton, Jr., ex chirurgo Generale della US Air Force; Eric Wilke, autorità sanitaria del Brazos County Health Department; Mike Paulas, responsabile alla preparazione alle emergenze e coordinatore per il BCHD e l’ex Generale Maggiore dell’Air Force Annette Sobel, specialista nella sorveglianza delle malattie globali.