Best of #specchi

Con le sue la capacità di riflettere la luce e le immagini, di dilatare gli spazi e di mimetizzarsi con l’ambiente, lo specchio è protagonista di molti progetti di design e architettura, che giocano con queste qualità per distorcere la percezione e creare sorprendenti effetti visivi.

Tra le opere di architettura che hanno fatto di questo materiale il proprio elemento progettuale principale la Mark’s House, una casa in stile Tudor che lo studio britannico Two Islands ha rivestito con pannelli riflettenti, mettendola in cima a un basamento di specchi per creare una struttura che sembra galleggiare a mezz’aria, e il Vieux Port di Marsiglia, concepito da Foster + Partners come una semplice copertura riflettente, uno spazio pubblico protetto che invita le persone a rivitalizzare l’antica area portuale. E ancora, a Cornigliano (Genova) Sp10 ha progettato un ascensore riflettente per la villa settecentesca Durazzo Bombrini ispirandosi anche ai fotomontaggi radicali delle Architetture Riflesse di Superstudio.

Per il Festival des Architectures Vives – tenutosi lungo il litorale de La Grande Motte (Francia) – NAS Architecture ha disegnato Breath Box, una parete riflettente che si muove con il vento, mentre con la Dalston House l’artista argentino Leandro Erlich sfida la percezione dello spazio ricostruendo la facciata di una casa vittoriana appoggiata sul terreno con una superficie a specchio che la sovrasta.

Tra i numerosi progetti di design che affrontano il tema dello specchio The Narcissus Desk, di Sebastian Errazuriz, è una continuazione delle sue sculture funzionali, che invitano lo spettatore a riconsiderare oggetti, spazi e situazioni quotidiane; Triptyques è una linea di specchi colorati disegnati da Jean Nouvel, che definisce lo specchio come “un elemento con il quale vogliamo vivere, nel quale riflettiamo le nostre immagini più personali, di noi nella nostra casa, capace di catturare lo scorcio di una finestra”. Agli specchi e alle superfici riflettenti era dedicata la mostra “Reflections”, allestita da Belgium is Design alla Triennale di Milano durante l’ultimo Salone del Mobile, un omaggio corale al vecchio e al nuovo, attraverso una rassegna di oggetti che hanno la capacità di riflettere la luce e le immagini, sia letteralmente che incidentalmente.

Best of #specchi:
– Two Islands: Mark’s House
– Foster + Partners: Vieux Port
– Breve viaggio in ascensore
– Breath Box
– Leandro Erlich: Dalston House
– The Narcissus Desk
– Jean Nouvel: Triptyques
– Belgium is Design
 

In apertura: Two Islands, Mark’s House, Flint, Michigan. Photo Gavin Smith