Lema presenta a imm Cologne la sua nuova collaborazione con lo studio Raw Edges, considerati tra i migliori designer a livello internazionale. Yael Mer e Shay Alkalay, israeliani di origine e londinesi di adozione, fondano il loro studio nel 2007 con lo scopo di creare oggetti dall'anima ironica e giocosa ma che, allo stesso tempo, fossero anche funzionali e resistenti, caratteristiche imprescindibili per il mondo dell'arredo.
Raw Edges interpreta in chiave unica e insolita il concetto di libreria che è parte integrante del DNA Lema: fin dallo sviluppo del primo sistema a spalla portante, poi evolutosi in Selecta, l'azienda ha seguito con attenzione l'evoluzione delle esigenze dei mercati e dei consumatori per tutto ciò che riguarda il contenimento e soprattutto l'evoluzione della libreria in un mondo contemporaneo che sempre più si orienta verso paperback e e-book.
Yael e Shay hanno lavorato proprio sul concetto di libro come oggetto che diventa materiale, che trasforma la sua funzione e si reinventa; da questo pensiero nasce Booken che è contemporaneamente tavolino, mensola e libreria.
Raw Edges: Booken
Alla loro prima collaborazione con Lema, Yael Mer e Shay Alkalay interpretano in chiave unica e insolita la libreria e, usando i libri come piano d'appoggio, creano un arredo multifunzione: tavolino, mensola e libreria.
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- 10 gennaio 2013
- Colonia
"Ci siamo ispirati al fatto che le persone non rileggono così spesso i romanzi che hanno sulle mensole" dicono Raw Edges. "I romanzi non sono come i libri di divulgazione, solitamente si leggono una sola volta, e allora abbiamo pensato: perché non usare i volumi come se fossero un piano? Ovviamente si possono sempre prendere e consultare, ma allo stesso tempo assumono una nuova funzione".
Ed è per questo che i designer hanno scelto il nome Booken. In inglese il suffisso en si applica nell'arredo ai nomi dei materiali per identificare quelli con cui gli oggetti sono realizzati – per esempio wooden table si traduce in tavolo in legno. Seguendo questo concetto, il libro diventa quindi materia costitutiva.
L'essenza di Booken sta nei due binari paralleli sorretti da gambe geometriche e leggere: su questa struttura poggiano diverse stecche di legno che riprendono la forma classica del segnalibro, elementi mobili a cui i libri si possono letteralmente "appendere" trasformando la libreria da elemento verticale ad elemento orizzontale.
"Per noi è stata sicuramente una sfida dal punto di vista concettuale" spiega Angelo Meroni, presidente del gruppo Lema. "Ma allo stesso tempo un progetto divertente e fresco che ci avvicina ad un pubblico diverso dandoci, dopo la collaborazione con giovani designer come Nendo e Giopato&Coombes, un modo per guardare al futuro del design e della creatività nel settore dell'arredo"