Stato di necessità, l'urgenza di progettare il domani è un evento complesso e ambizioso che si propone di capire se l'architettura riuscirà a convertire le necessità della nostra epoca in possibilità per il futuro.
In tempi odierni di rapido cambiamento, quali sono le necessità che l'architettura deve definire e a cui deve dare risposta? Quali tematiche del mondo di oggi appartengono alla dimensione della necessità e quali invece si prefigurano come possibilità?
Architettando ne ha individuate alcune, con l'intenzione di dare il via ad un elenco aperto: cura, transitorietà, incontro, spazi eterotopi, riconversione.
Sono state selezionate 16 opere che verranno esposte nella mostra che si terrà dal 19 maggio al 1 luglio presso Palazzo Pretorio, Cittadella (PD) e pubblicate in un catalogo che conterrà anche i contributi estratti dalle conferenze e/o saggi pertinenti il tema.
I progettisti e i progetti selezionati sono:
ANDRES HOLGUIN
- DAVID R. MORALES - ALVARO SOLIS
Riuso della Tesa 105 all'Arsenale di Venezia, Venezia
Il programma di rifunzionalizzazione ha come obiettivo la riconversione di una struttura storica obsoleta attraverso l'inserimento di una nuova architettura capace di innescare un nuovo ciclo di vita.
Il criterio entro cui si muove l'intervento è quello dell'innesto tra due architetture differenti, una di carattere storico (il contenitore) e l'altra contemporanea (il contenuto). Entrambe le strutture conservano la propria autonomia formale pur instaurando una dialettica tra i diversi elementi.
Stato di necessità
Architettando ha selezionato le sedici opere vincitrici del bando che verranno esposte a Palazzo Pretorio per tutto il mese di giugno in una mostra aperta al pubblico.
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- 17 maggio 2012
- Cittadella
ARCH. AGOSTINO DI TOMMASO, TASCA STUDIO ARCHITETTI ASSOCIATI, LA PETITA DIMENSIO', PROF. ALBERTO DANIELLI
Bologna Edibile. Pratiche marcovaldesche per la città contemporanea, Bologna
Il progetto Bologna Edibile è un'appassionata apologia della wilderness urbana, una rivendicazione del suo valore ambientale e culturale e – soprattutto – una proposta per la conservazione e la gestione partecipata delle sue risorse. Si propone di utilizzare il territorio del comune di Bologna, diversamente declinato in un atlante della wilderness, per sperimentare un amplio intervento di restauro ecologico dei frammenti e per intessere una rete di fruizione condivisa dei suoi prodotti.
CARLO DEREGIBUS
Escargot - Padiglione espositivo temporaneo, Baldissero Torinese (TO)
Transitorietà è permanenza. Questo era il mandato del progetto, nato entro una collaborazione tra il comune di Baldissero Torinese e la Facoltà di Architettura 1 di Torino. A ogni scala, il progetto si è confrontato con i limiti della contingenza: la necessità di un'auto-costruzione obbligava a ridurre al minimo gli apparti tecnologici, gli strumenti utilizzabili e la complessità della preparazione. Ovvero tutti quegli aspetti che vengono di solito ignorati nella cosiddetta "free-form architecture", e che la rendono estremamente complessa, costosa, slegata dal mondo costruttivo della produzione, ed infine clamorosamente priva di una pareysoniana regola interna di necessità.
CZ STUDIO ASSOCIATI DI PAOLO CECCON E LAURA ZAMPIERI ARCHITETTI
Parco di Catene, Marghera (VE)
Il parco di Catene ridefinisce un relitto agricolo, residuo interno all'abitato di Marghera, intercluso tra la tangenziale di Mestre a sud, la viabilità urbana a
nord e nuove costruzioni a est e ovest. Il progetto reinterpreta le tecniche agricole di modellazione del terreno per la gestione delle acque e riutilizza il materiale di scavo dei cantieri latistanti per la costruzione dei terrapieni.
Una piattaforma in calcestruzzo, che ospita i campi sportivi realizzati su superficie sintetica, conduce, attraverso una lenta salita, che affianca i nuovi campi bocce, ad una terrazza panoramica. Da essa si può raggiungere il sottostante edificio polifunzionale realizzato in calcestruzzo a vista.
ES arch – ENRICO SCARAMELLINI ARCHITETTO
Microrifugio Alpino – Wardrobe in the Landscape, Madesimo (SO)
Il progetto nasce all'interno di due condizioni specifiche: da una parte l'esigenza espressa dalla committenza alla ricerca di uno spazio minimo, intimo; dall'altra un luogo speciale, ridotto e prezioso. Il paesaggio alpino domina il luogo; appare subito evidente la condizione di spazio privilegiato, unico.
Il concetto di dimensione guida il progetto. Grande è il territorio, il paesaggio; piccolo è il luogo, lo spazio. Si instaura un rapporto reciproco che innesca volontà progettuali. Quale è il ruolo della stanza nei confronti del paesaggio? Come il paesaggio recepisce, adotta la stanza? Il punto di vista cambia in una frenetica ricerca di equilibrio. Una piccola scatola lignea si incastra tra due edifici esistenti.
mag.MA architetture , MARCO ROGGERI - ALESSIA ROSSO - GIANPIERO PEIRANO
La Craquelure – Riqualificazione di Piazza Matteotti, Badalucco (IM)
Piazza Matteotti è un rettangolo quasi regolare, in leggera ma sensibile pendenza. Il disegno essenziale, è attento a soddisfare le esigenze di uno spazio che da area di transito e sosta veicolare persegue l'intento di trasformarsi gradualmente in luogo a frequentazione prevalentemente pedonale, pur garantendo l'inevitabile diritto acquisito dei possessori di passo carraio.
MGARK , MICHELE GAMBATO ARCHITETTO
Malatesta – albergo di campagna, Loc. Montaiate, Pergola (PU)
Il progetto è un intervento di recupero di tre manufatti siti nelle colline marchigiane precedentemente utilizzati come edifici rurali, legati alla coltivazione della terra e all'allevamento di animali da cortile. La scelta è ricaduta su edifici già esistenti, costruiti con materiali locali con una forte appartenenza al territorio. La riconversione è stata una scelta chiara, sia da parte del progettista sia della committenza, di voler ridare una dignità forte a dei manufatti che nei secoli precedenti avevano un ruolo chiaro nella gestione del territorio.
Molte e diverse possono essere le soluzioni da inscrivere in questo grande intreccio di spazi-ritminecessità- possibilità. Di certo è importante farle emergere e metterle in circolo
PBEB ARCHITETTI , PAOLO BELLONI - ELENA BRAZIS, Bergamo
Ampliamento del Centro Sportivo del Comune di Cortenuova (BG)
Il progetto è il primo esempio sperimentale in Lombardia di 'campo da calcio senza barriere' di delimitazione tra spazio pubblico ed aree sportive.
PIETRO CARLO PELLEGRINI
Casa di accoglienza dei pellegrini all'interno del Monastero di clausura di Santa Gemma, Lucca
I materiali scelti stabiliscono un dialogo cromatico e materico con quelli del Santuario, ma se ne distaccano per il diverso trattamento. Il rame naturale della copertura richiama il rame ossidato della cupola, l'intonaco a grana grossa richiama l'intonaco liscio delle pareti del santuario, il colore tabacco spicca contro la grande mole crema del santuario. Gli infissi sono in ferro verniciati come l'intonaco, e tutti i soffitti sono rifiniti con controsoffitti in legno di acero.
L'edificio ha due ingressi, uno a cui si accede direttamente da via di Tiglio, per i pellegrini, ed uno sul retro che mette in comunicazione diretta il nuovo edificio con il giardino personale delle monache.
STUDIOARCHITETTURA ASSOCIATI - ORAZIO BASSO E DAVIDE SCAGLIARINI
Nuova Sede della Ripartizione Personale della Provincia Autonoma di Bolzano, Bolzano
Il progetto dovrà dare risposta a due istanze principali: la flessibilità, propria dell'edificio per uffici, e la "stabilità" della forma, propria dell'edificio pubblico. La risposta unica a queste domande viene data attraverso quello che è l'elemento stabile per antonomasia dell'architettura: la struttura portante. Essa viene qui portata all'esterno e fatta coincidere con l'involucro stesso dell'edificio: l'immagine del sistema strutturale diventa quindi l'immagine stessa dell'architettura.
STUDIO CAFèARCHITETTURA , ARCH. DEVIS BUSATO - ARCH. RODRIGO MASIERO - ARCH. MATTEO PELIZZARI
Wine Center Val d'Oca, San Giovanni di Valdobbiadene (TV)
Una pelle metallica forata caratterizza ed identifica il progetto del winecenter.
Nell'area vitivinicola di Valdobbiadene dove le vigne ricoprono con continuità tutti gli spazi di terra disponibili, l'intervento si propone come nuovo luogo nevralgico all'interno del complesso aziendale esistente, aggiungendo agli ambiti produttivi una nuova interfaccia tra produttore e consumatore, uno spazio dedicato alla commercializzazione e degustazione del prodotto.
TASCA STUDIO ARCHITETTI ASSOCIATI
E COSMI & BONASONI ARCHITETTI S.r.l.
Palestra "Dorando Petri", S. Giovanni in Persiceto (BO)
La palestra si trova all'interno del polo scolastico di San Matteo della Decima, un piccolo paese nella pianura padana occidentale, attorno al capoluogo emiliano. Il polo scolastico-sportivo si articola come un vero e proprio ungymnasion, all'interno del quale varie strutture didattiche condividono spazi, servizi ed attrezzature, razionalizzando e ottimizzando le risorse a disposizione e mettendo in continuità una centralità specialistica nell'agglomerato.
La localizzazione della nuova palestra è determinata dai futuri collegamenti con gli organismi scolastici-sportivi e dalla presenza del parcheggio pubblico esistente, costituendo una nuova piazza verso una zona marginale del paese.
STUDIO DI ARCHITETTURA MARCO ARDIELLI
Lungolago di Bardolino, riqualificazione del waterfront urbano, Bardolino (VR)
Le forme e i dispositivi architettonici adottati affrontano il tema del fronte lago come riappropriazione di uno spazio aperto attrezzato, aprendo e dilatando il percorso pedonale attraverso la sezione a sbalzo sull'acqua, senza dislivelli né ostacoli fisici.
Ciò ha permesso di eliminare la barriera tra città e lago, creata a seguito degli interventi degli anni Cinquanta e Sessanta, che a Bardolino come negli altri centri gardesani avevano affidato alla fascia a lago la prevalente funzione di accesso veicolare al borgo storico.
TOMAS GHISELLINI ARCHITETTO
La Corte degli Alberi - Nuova Scuola primaria, Cenate Sotto (BG)
Attenta a risolvere i delicati rapporti di convivenza soprattutto col vicinissimo cimitero, l'architettura della scuola sceglie la strada della semplicità rifiutando a priori ogni inutile esibizione formale, ed instaurando con l'intorno una relazione di dipendenza ed interscambio più che di affermazione.
TRAVERSO-VIGHY , GIOVANNI TRAVERSO E PAOLA VIGHY
Casa Ceschi , Vicenza
Casa Ceschi si trova addossata all'antica cinta muraria del XII Secolo della città di Vicenza. Il corpo di fabbrica è stato recuperato con tecniche tradizionali nelle sue mura originali, mentre al suo interno è stato sviluppato un progetto autonomo che consente di ridistribuire gli ambienti interni in modo funzionale.
Nell'intervento è stata inserita una nuova struttura, uno scheletro di legno lamellare di larice che si sviluppa su tutta l'altezza dell'edificio, definendone la distribuzione e instaurando con il contenitore un rapporto collaborativo con alte prestazioni antisismiche.
Dal 19 maggio al 1 luglio
Stato di necessità, l'urgenza di progettare il domani
Palazzo Pretorio
Via Marconi 30, Cittadella (PD)