È un altro regalo all’architettura contemporanea da parte di
uno dei suoi pilastri l’Auditorium di Ravello di Oscar
Niemeyer. È a Ravello, “città della musica”che ancora una
volta si manifesta l’entusiasmo di colui che, a ragione, è
considerato uno dei più significativi personaggi della
moderna architettura internazionale e pioniere
nell’esplorazione delle possibilità costruttive del cemento
armato. L’idea di un auditorium nacque, nel lontano 2000,
all’interno del più ampio “Progetto Ravello”, progetto che
prevedeva anche la creazione di una Fondazione, il rilancio
del Festival e l’istituzione di una Scuola di formazione. Fu
Domenico De Masi a portare il Progetto Ravello sul tavolo
di Oscar Niemeyer che, dopo aver accettato con
entusiasmo l’incarico di ideare un Auditorium per la “Città
della musica” e dopo ottanta giorni di lavoro, consegnò,
proprio a De Masi, il progetto dell’auditorium, il 23
settembre del 2000. Il 29 gennaio 2010, dopo anni di vere
e proprie battaglie legali, ricorsi, articoli, perizie,
campagne elettorali incentrate sulla sua realizzazione e
decine di migliaia di euro per spese legali, finalmente
l’inaugurazione di un’opera che rappresenta, non solo
simbolicamente, la speranza di rigenerazione in una
costiera amalfitana devastata dalla speculazione edilizia e
l’occasione, imperdibile, di sviluppo e di progresso
estetico.
Un ruolo fondamentale riveste la
scelta del luogo sul quale l’auditorium è sorto, luogo scelto
dal Comune per tre ordini di motivi: “Per restituire dignità
architettonica ad uno degli angoli più panoramici ma più
degradati di Ravello”, “Per la sua relativa vicinanza a Villa
Rufolo, dove si svolgono i concerti all’aperto”e “Perché il
PUT destina quest’area a opere di pubblica utilità e di
quartiere”. Dalla scelta del luogo è nato, in maniera quasi
naturale, il concept progettuale, proprio dalla necessità di
confrontarsi con un terreno molto irregolare, stretto e con
una inclinazione trasversale molto accentuata; proprio
Niemeyer spiega le intenzioni sottese: ”… creare un
complesso non costoso, semplice ed ardito, capace di
inserirsi nel paesaggio ravellese come un segno
inconfondibile ma non dissonante...”.
Solo
andando sul posto si può avere la piena consapevolezza di
quanto sia stupefacente l’adesione dell’opera al territorio
per il quale è stata progettata e s’intuisce quanto
l’architetto brasiliano abbia studiato, compreso e fatto suoi
i canoni dell’architettura ravellese e, più in generale,
dell’identità mediterranea, quanto abbia ascoltato e
assecondato, oltre al proprio “genio” il genius loci.
All’auditorium si accede da una piazza stretta e lunga, la
cui particolarità è quella di offrire contemporaneamente
una vista dell’edificio ed una vista panoramica, ma pensata
per essere, indipendentemente dalle attività
dell’auditorium, luogo di scambio e di incontro. L’entrata è
protetta da una copertura di forma curva e molto
dinamica, tipica del gesto creativo dell’architetto che più
volte è stato definito “scultore di monumenti”. All’interno,
lo spazio destinato ad accogliere il pubblico sfrutta, ma
sarebbe meglio dire asseconda, il declivio naturale del
terreno, mentre l’orchestra e il foyer occupano una parte
dell’edificio completamente aggettante nel vuoto.
Dall’interno si può godere del panorama dall’ampia vetrata
di accesso e dall’oblò posizionato dietro l’orchestra. Il lato
opposto all’ingresso è quello che divide l’auditorium dagli
edifici confinanti e, dall’esterno, allude, con la sua forma
sinuosa ad elmo, alle origini medioevali del paese. Per
quanto riguarda l’aspetto dell’acustica, la nitidezza del
suono all’interno sarà garantita dalla forma concava
dell’edificio che riprodurrà fedelmente l’effetto di una cassa
armonica. Per concludere la descrizione del progetto
dell’auditorium, realizzato dalla cooperativa anti-camorra
Edil Atellana con sede nel casertano, niente di meglio delle
parole dello stesso Niemeyer: “…e io mi metto a
immaginare, soddisfatto, questa piazza costruita, degna –
forse – della città di Ravello, una delle più belle
d’Italia…”.
Foto Andrea e Umberto Gallucci - BBphotos.it
Auditorium Oscar Niemeyer di Ravello
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- Gaia Giordano
- 11 febbraio 2010