Questo articolo è stato pubblicato in origine su Domus 1076, febbraio 2023.
La scimmietta Zizì di Bruno Munari non è più un giocattolo
Il progetto, nato dall’incontro tra il designer e il poliuretano, rivive oggi in edizione limitata come oggetto da collezione.
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- Cristina Moro
- 13 febbraio 2023
Uno scheletro di filo di rame cotto rivestito di 25 grammi di gommapiuma. Con due soli materiali, all’inizio degli anni Cinquanta, Bruno Munari (Milano 1907- 1998) dà vita a Zizì, un piccolo, essenziale e malleabile oggetto, una scimmietta sorridente con lunghi arti snodabili. L’artista, designer e filosofo milanese dimostrava così al Gruppo Pirelli, con il quale collaborava nel Secondo dopoguerra, i possibili impieghi del nuovo materiale che stava spingendo il design alle porte della modernità: il poliuretano espanso.
Il giocattolo, anzi l’arte di Munari “entra così nel mondo della produzione in serie”, commentava Domus nel 1952, pubblicando il disegno esecutivo del designer e le fotografie di Zizì che si sbizzarrisce in una serie di simpatiche posture, possibili grazie all’armatura di metallo che attraversa i lunghi arti snodati, le mani prensili e la coda. Con naturalezza e con la consueta ironia, Munari fa della gommapiuma un oggetto destinato a stimolare l’immaginazione dei bambini; non da guardare, ma pensato per essere toccato, manipolato e personalizzato. Zizì è elastica e rende elastica la mente di chi la usa, in linea con l’approccio pedagogico di Munari, che vede il gioco come esercizio per allenare la mente e incoraggiare la creatività. La scimmietta non passa inosservata: si aggiudica il Compasso d’Oro del 1954 e si insedia sui gradini più alti del design italiano, da cui non scenderà più: non è solo un gioco, ma l’espressione concreta della sperimentazione e della creativa applicazione dei materiali moderni all’industria.
Corraini Edizioni, che da oltre 40 anni lavora come officina editoriale aperta alla contaminazione tra le arti, distinguendosi per l’accuratezza filologica e il rispetto delle riedizioni dei progetti di Munari, omaggia la genialità dell’artista e ripropone, in serie limitata, la piccola Zizì. Il progetto di Corraini parte da uno stock di scimmiette prodotto nel 2007 e rimasto inconcluso: ogni Zizì è stata accuratamente compiuta e dipinta a mano, con il corpo marrone e il musetto bianco sorridente. Anche la confezione è quella pensata da Munari: una leggera gabbia da cui liberare la snodata stimolatrice di creatività, che andrà a insediarsi tra le mura domestiche. Tramite un processo artigianale, quindi, le Zizì tornano a essere disponibili, così come pensate da Munari, e proprio per queste caratteristiche materiche, datate e fragili, oggi non possono essere considerate giocattoli, ma animaletti da collezione di cui prendersi cura, delicati e preziosi, per omaggiare una felice pagina di design e ricordare l’espressione “più elastica” e moderna delle ricerche pedagogiche e sperimentali di Bruno Munari.