Emigrato brasiliano di origine polacca, l’architetto e designer Jorge Zalszupin era nato nel 1922. Arrivò in Brasile nel 1949 portando con sé la raffinata influenza del minimalismo dei modernisti danesi come Hans Wegner e Arne Jacobsen che si legge nel suo stile aggraziato, impreziosito da dettagli classici e da una sapiente lavorazione delle essenze di legno brasiliane come il jacaranda (palissandro) e l’imbuia (noce). Il 17 agosto 2020, all’età di 98 anni, Jorge Zalszupin ci ha lasciati. Lo ricordiamo attraverso le parole di Lissa Carmona che, assieme alla madre Etel, fondatrice dell’omonimo atelier di mobili, ha rieditato alcuni dei suoi progetti per il mercato contemporaneo sostituendo le essenze di legno più rare, con materiali più sostenibili
In ricordo di Jorge Zalszupin, padre del design brasiliano
È scomparso all’età di 98 anni il pioniere dell’estetica brasiliana moderna. Lo ricorda per Domus Lissa Carmona, che con la madre Etel ha rieditato alcuni dei suoi progetti per il mercato contemporaneo.
Courtesy Etel
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- Giulia Guzzini
- 27 agosto 2020
Qual era fisionomia del suo approccio progettuale? E quale la rilevanza del ruolo di Zalszupin nella storia del design e dell’architettura brasiliani? Come architetto Zalszupin ha progettato edifici importanti e molte residenze a Sao Paulo ma è attraverso il design del mobile che è diventato famoso. La sua eredità per il Design Moderno, non solo Brasiliano, è straordinaria: ha creato mobili sofisticati di qualità ed originalità eccezionale, senza tempo, grazie alla passione per i nostri legni tropicali. Il suo nome è tra i più grandi designer del ventesimo secolo. La sua impronta era eleganza e innovazione, i mobili delicati in legno erano impreziositi da dettagli in ottone o accessori in plastica. Due tra i suoi pezzi più emblematici sono la poltrona Dinamarquesa, ispirata alle colonne del Palazzo Alvorada di Oscar Niemeyer e il carrello da tè JZ che ha tratti simili alle carrozze in ricordo della sua infanzia trascorsa a Varsavia in Polonia. Zalszupin ha rappresentato il perfetto equilibrio tra creare e produrre, credere e fare, andando contro tutte le avversità della vita per diventare uno straordinario designer e un grande imprenditore. Ha lavorato con diversi materiali dal legno massello alla plastica. La sua impresa L’Atelier e la sua vasta collezione di mobili rappresentano oggi il meglio del Modernismo Brasiliano e hanno ispirato designer, galleristi e produttori.
Lei, Lissa, lo conosceva personalmente?
Conoscevo Zalszupin personalmente, era un grande amico oltre ad essere un eccellente designer. L’ho conosciuto 20 anni fa quando, come ETEL, abbiamo cominciato a rieditare i suoi pezzi. Ho avuto l’onore di organizzare la pubblicazione del suo libro e mi aveva affidato la sua autobiografia. Ho pubblicato entrambi nel 2014. Jorge era una persona incredibile, forte con un fine senso dell’umorismo. La storia della sua vita è pazzesca; diceva che la sua vita era una sequenza di miracoli. Ed era vero!
Quale relazione lega Etel a Jorge Zalszupin? Abbiamo una stretta e importante relazione con Jorge Zalszupin. Abbiamo iniziato a lavorare insieme nel 2000 in un’epoca in cui il design brasiliano non era conosciuto e il lavoro di Zalszupin non riceveva l’attenzione che meritava. Mia madre, Etel Carmona, era appassionata del suo lavoro e così hanno iniziato una meravigliosa collaborazione. Condividevano gli stessi valori e hanno avuto una storia simile; anche Zalszupin era un imprenditore e anche lui aveva, negli anni ‘50, un atelier di mobili innovativo per quel momento. Entrambi avevano la stessa passione e un profondo rispetto verso il legno tropicale, ammirandolo, lo usavano con grande attenzione cercando di utilizzarlo in tutte le sue parti senza sprecarlo. Zalszupin era abituato a lavorare con artigiani di alto livello e si è trovato molto bene anche con i nostri artigiani che erano entusiasti di affrontare la sfida di dare di nuovo vita alle sue creazioni più iconiche. Nel 2008 Zalszupin, ispirato dagli artigiani di Etel, ha creato, dopo 40 anni, un pezzo inedito, la poltrona Veronica, realizzata senza disegno o schizzo. Oggi Etel ha i diritti esclusivi per rieditare la collezione intera di Jorge Zalszupin.
Jorge Zalszupin, divano Brasiliana edito da Etel
Jorge Zalszupin, libreria Estante Kovacs, edita da Etel
Jorge Zalszupin, panca Onda, edita da Etel
Jorge Zalszupin, poltrona 801, edita da Etel
Jorge Zalszupin, poltrona Adriana, edita da Etel
Jorge Zalszupin, poltrona Ipanema, edita da Etel
Jorge Zalszupin, poltrona Ondine, variante bianca, edita da Etel
Jorge Zalszupin, poltrona Ondine, colore nero, edita da Etel
Jorge Zalszupin, poltrona Ouro Preto, edita da Etel
Jorge Zalszupin, poltrona Paulistana, edita da Etel
Jorge Zalszupin, poltrona Presidencial, edita da Etel
Jorge Zalszupin, poltrona Presidencial, dettaglio, edita da Etel
Jorge Zalszupin, poltrona Senior Antico, edita da Etel
Jorge Zalszupin, poltrona Veranda, edita da Etel
Jorge Zalszupin, poltrona Veronica, edita da Etel
Jorge Zalszupin, poltrona Veronica, edita da Etel
Jorge Zalszupin, poltrona Triangular, edita da Etel
Jorge Zalszupin, sofa Presidencial, edita da Etel
Jorge Zalszupin, tavolino da soggiorno Adorinha, edita da Etel
Jorge Zalszupin, tavolino da soggiorno Adorinha con portarivista, edito da Etel
Jorge Zalszupin, tavolino da soggiorno Petalas, edito da Etel