Alla fine di aprile, il produttore croato di supercar elettriche Rimac Automobili ha lanciato il concorso di design Vision 2080, chiedendo ai designer di tutto il mondo di mostrare al team di design del produttore la loro idea per una supercar del futuro. Una delle proposte più intriganti è la Rimac Scalatan di Maximilian Schneider, una supercar le cui forme e curve ricordano un i mezzi futuristici di certi anime fantascientifici. Funzionerà (teoricamente) con batterie al litio e ossigeno e sfoggerà un telaio in lega di titanio-grafite stampato in 3D, ricoperto da un guscio esterno in grafene altamente aerodinamico e ultraresistente.
Scalatan, la supercar del futuro che respira ossigeno
Il designer Maximilian Schneider ha immaginato una futuristica supercar a guida semiautonoma con un telaio organico: è la sua proposta per il concorso di design Vision 2080 di Rimac Automobili.
View Article details
- Andrea Nepori
- 27 maggio 2020
Tutto il concept gioca sulla natura organica dei materiali, in quanto l'auto respira metaforicamente l'ossigeno dall'aria per attivare la reazione con il litio all'interno delle sue batterie e generare energia. Durante il processo di ideazione del concept Schneider ha curato moltissimi dettagli e ha saputo adattare lo stile inconfondibile di Rimac Automobili alla visione di un'auto del futuro. A quanto pare, si tratta di un futuro in cui sedersi all'interno di un'auto sportiva elettrica non sarà la cosa più facile o divertente da fare: i due posti sono al centro del telaio, allineati in stile aereo da caccia. Non è assolutamente chiaro, dalle immagini del concept, come il pilota o il passeggero possano salire a bordo, a meno che nel 2080 non saremo diventati tutti anche estremamente snodabili. Il telaio e la struttura dell'auto non sono l’unico elemento interessante e futuribile: Schneider ha pensato a riprogettare anche gli pneumatici, che viene difficile continuare a definire con questo nome: sono in realtà delle ruote stampate in 3D con una lega di titanio, in grado di cambiare il pattern in modo dinamico in base alla superficie su cui l'auto correrà. Un grande vantaggio per evitare di cambiare le gomme all’inizio dell’inverno, sempre che nel 2080 il cambiamento climatico non abbia reso superflua anche questa operazione.
- Maximilian Schneider
- 2020
Photos courtesy of Maximilian Schneider
Photos courtesy of Maximilian Schneider
Photos courtesy of Maximilian Schneider
Photos courtesy of Maximilian Schneider
Photos courtesy of Maximilian Schneider
Photos courtesy of Maximilian Schneider
Photos courtesy of Maximilian Schneider
Photos courtesy of Maximilian Schneider
Photos courtesy of Maximilian Schneider
Photos courtesy of Maximilian Schneider
Photos courtesy of Maximilian Schneider