Del gruppo Memphis, fondato da Ettore Sottsass a Milano nel 1981, si è visto e detto molto – forse troppo. Al centro negli ultimi anni di una riscoperta che ha esaltato direttori di musei e collezionisti, in una profusione di monografie dedicate ai vari progettisti, lo spirito originale del collettivo ha rischiato di essere messo in secondo piano. Complici anche certe produzioni contemporanee che ricalcano gli stilemi di Memphis fino a sfiorare la copia, senza arrivare a fare proprio l’approccio critico e provocatore.
Memphis: rivoluzione a Venezia
La grande mostra curata da Jean Blanchaert e Adriano Berengo a Palazzo Franchetti restituisce al collettivo degli anni ’80 il suo spirito originale, ribelle e dissacrante.
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- Annalisa Rosso
- 02 giugno 2018
- Venezia
Per questo “Memphis – Plastic Field” è una mostra non solo bella, ma anche utile. Inaugurata in occasione della 16. Mostra Internazionale di Architettura a Venezia, ospitata dalla Fondazione Berengo e curata da Jean Blanchaert e Adriano Berengo, espone pezzi iconici (la lampada Tahiti dello stesso Sottsass, la First Chair di Michele De Lucchi, la poltrona Bel Air di Peter Shire, tra i tanti), insieme ad altre decine e decine di oggetti e arredi. Il percorso coloratissimo reagisce allo spazio – un suggestivo palazzo affrescato del XV secolo, ricco di decori di ispirazione gotica – così come faceva Memphis ribellandosi allo status quo e al gusto imperante.
Non si tratta semplicemente di un’estetica dirompente, capace di catalizzare l’attenzione con pattern riconoscibili a un primo sguardo (Sottsass e Nathalie Du Pasquier), accostamenti di colori forti, forme in bilico tra pop e un ironico classicismo (il nome Memphis richiama Elvis Presley come l’antico Egitto). Agli albori degli anni ‘80, l’opening della galleria milanese che ha presentato il lavoro del gruppo ha richiamato oltre 2000 persone, trasformandosi in un happening dall’eco internazionale. Anche oggi lo stesso desiderio di innovazione profonda muove gli animi.
Tra le stanze spiccano i materiali d’elezione del gruppo e, oltre alla plastica e al laminato, un’intera stanza è dedicata al vetro, a testimonianza dell’impegno della Fondazione nei confronti del vetro di Murano. In mostra, oltre ai designer già citati, i lavori di Marco Zanini, Marco Zanuso, Thomas Bley, Martine Bedin, Alessandro Mendini, Javier Mariscal, Shiro Kuramata, Aldo Cibic, Michael Graves, Massimo Iosa Ghini, Matteo Thun, Gerard Taylor, Masanori Umeda, George Sowden, Maria Sanchez, Andrea Branzi.
- Memphis – Plastic Field
- 24 maggio – 25 novembre
- Palazzo Franchetti
- San Marco, 2847, 30124 Venezia