Il nuovo anno è il momento perfetto per concentrarsi sui buoni propositi. I grandi classici? Prendersi cura di sé, ridurre lo stress, dedicare più tempo a famiglia, amici e piaceri, imparare qualcosa di nuovo e, perché no, viaggiare anche di più. Che sia da soli o in compagnia, nella propria città o esplorandone di nuove, visitare mostre è un’attività che può racchiudere tutti questi obiettivi. Tra arte, design, passato o contemporaneità, è il modo ideale per iniziare l’anno con il piede giusto, stimolando la curiosità e aprendosi a nuove prospettive. Per questo, abbiamo preparato una guida alle mostre imperdibili da scoprire in giro per il mondo nel corso del nuovo anno.
Tutte le mostre da non perdere nel 2025
Il nuovo anno è ormai alle porte: ecco una panoramica degli appuntamenti più attesi nel mondo dell'arte.
Courtesy the artist, Fondation Cartier pour l’art contemporain. © Cyril Marcilhacy
Foto: Gregorio Díaz. Courtesy Museo de Arte Moderno de Bogotá – MAMBO.
Vanessa Raw, On Earth we weren't meant to stay, 2023, olio su lino, trittico, dimensioni complessive 240 x 600 cm. Courtesy dell’artista e del Rubell Museum.
\*sk\*/ey- durante la lavorazione nello studio dell'artista MargueriteHumeau, 2024. Foto: Eoin Greally. Courtesy of the artist.
Jonathan Vinel, Martin Pleure (Martin Piange), 2017, Film HD 16:9, 16 min 27 sec, Collezione Fondation Cartier pour l’art contemporain, © Jonathan Vinel
© Abstract Browsing by Rafaël Rozendaal, Collage: Konstantin Mitrokhov
Noah Davis, Pueblo del Rio Arabesque, 2014 © The Estate of Noah Davis, Courtesy The Estate of Noah Davis and David Zwirner_
Christine Sun Kim, My Voice Acts Like ROYGBIV, 2015. Carboncino su carta, 11 13/16 x 15 3/4 pollici (30 x 40 cm). Collezione Deutsche Bank.
© Christine Sun Kim. Courtesy l'artista.
Raphaël Barontini, veduta della mostra "I Live a Journey of a Thousand Years", Currier Museum, Manchester (United States), 2024. Foto: Morgan Karanasios. Courtesy of the artist and Mariane Ibrahim (Chicago, Paris, Mexico City). © ADAGP, Paris, 2024.
Lynette Yiadom-Boakye, Light of The Lit Wick, 2017. Courtesy l'artista e Pinault Collection.
Duccio, Maestà - Pannelli, 1308-11 - L'Annunciazione, tempera all'uovo su tavola, 44,5 x 45,8 cm. © The National Gallery, Londra
Tracey Emin, I waited so Long, 2022, acrilico su tela, 183,1 x 183,3 x 3,5 cm. ©Tracey Emin. All rights reserved, DACS 2024.
Giuseppe Penone, Respirare l’ombra, 1999, rete metallica, foglie di alloro, bronzo, dimensioni totali determinate dallo spazio. Vista dell’installazione, Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, Foto © Archivio Penone.
Jem Perucchini, Anemone (The Letter), 2024, olio e acrilico su tela, 155.6 x 246.6 x 5.8 cm (61.2 x 97 x 2.2 inches). Courtesy the Artist, Corvi Mora, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo.
Foto: Jacopo Salvi. Courtesy La Biennale di Venezia
Veduta dell'installazione: Zach Blas, Profundior (Lachryphagic Transmutation Deus-Motus-Data Network), 2022, media misti. 12ª Biennale di Berlino, Hamburger Bahnhof - Museum für Gegenwart - Berlino, 11.06 - 18.09.2022. Foto: Laura Fiorio. Cortesia dell'artista.
Pipilotti Rist, video still, 2024. Courtesy the artist.
Foto: Lorenzo Palmieri
Courtesy the artist.
Gabriele Münter, Still Life on the Tram (After Shopping) (Stilleben in der Trambahn [Nach dem Einkauf]), ca. 1912. Courtesy Guggenheim Museum, New York.
View Article details
- Giorgia Aprosio
- 10 dicembre 2024
Si inizia con le esposizioni già inaugurate sul finire del 2024, che, come moderni Caronte, ci traghetteranno nell’anno nuovo. Tra queste, l'imperdibile prima grande retrospettiva europea dell'artista colombiana Olga de Amaral, figura chiave della Fiber Art, in corso alla Fondation Cartier a Parigi fino al 16 marzo 2025.
Dalla Francia ci spostiamo a Miami, dove sono ancora uan volta le mostre di due artiste di grande interesse per la scena internazionale contemporanea ad aprire le danze in occasione dell’ultima edizione delal fiera Art Basel Miami. Al Rubell Museum, a partire dal 2 dicembre 2024, sono esposte le opere di Vanessa Raw nota per dipingere scene bucoliche permeate da una sensualità tutta al femminile.
Contemporaneamente, l’ICA Miami ospita fino al 30 marzo 2025 le sculture biomorfe e post-umane dell'artista francese Marguerite Humeau. Un'ode ai mondi futuri, immaginati dall'artista come "grands récits" del contemporaneo.
Tra gli appuntamenti internazionali spiccano quest'anno la 19ª Mostra Internazionale di Architettura a Venezia, curata dall’architetto e ingegnere Carlo Ratti (dal 10 maggio al 23 novembre 2025), e la 13ª Biennale d’Arte Contemporanea di Berlino, curata da Zasha Colah, che aprirà le porte durante l’estate (dal 14 giugno al 14 settembre 2025). A proposito di Berlino, l’artista sonora e installativa Christine Sun Kim, berlinese d’adozione, ma californiana d'origine, sarà protagonista della sua prima grande retrospettiva museale organizzata e ospitata dal Whitney Museum di New York in collaborazione con il Walker Art Center.
In Italia, la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo si distingue ancora una volta per la sua particolare attenzione agli artisti emergenti sulla scena internazionale e, dall’8 aprile al 12 ottobre 2025, ospiterà la prima mostra personale istituzionale di Jem Perucchini. Dipinti e lavori in ceramica – nuove produzioni e opere preesistenti, alcune delle quali presentate nella personale dell’artista da Corvi-Mora a Londra durante Frieze 2024 – trasportano il visitatore in un universo sospeso nel tempo e nello spazio, tra rimandi al primo Rinascimento italiano e preziosi motivi tessili.
Non mancano, inoltre, le grandi monografiche dedicate ai maestri dell’arte contemporanea: Noah Davis al Barbican di Londra, Giuseppe Penone alla Serpentine, Pipilotti Rist all’Ucca Museum di Pechino, Tracey Emin a Palazzo Strozzi, Firenze.
Attesissime sul finire dell’anno la mostra di Nan Goldin a Milano, al Pirelli Hangar Bicocca, che segue quella di Berlino, e la grande restrospettiva dedicata alla pittura della pioniera Gabriele Münter al Guggenheim di New York.
La prima grande retrospettiva europea di Olga de Amaral rende omaggio a una delle figure più influenti della scena artistica colombiana e della Fiber Art. La mostra, che presenta circa ottanta opere realizzate dal 1960 fino ad oggi, offre una panoramica unica del suo lavoro, con molte opere mai esposte prima fuori dalla Colombia. Oltre ai suoi celebri pezzi in foglia d'oro, l’esposizione svela anche le sue prime esplorazioni nel campo del tessile e le straordinarie opere monumentali che ne definiscono l'evoluzione artistica.
"Technologies of Care" di Elisa Giardina Papa, in corso al Museum of Modern Art di Bogotá (MAMBO), esplora l'intersezione tra piattaforme digitali, ruoli di genere e lavoro precario nell'ambiente virtuale. La mostra stimola una riflessione sul futuro della tecnologia e del lavoro, interrogandosi su quale possa essere il ruolo dell'arte in queste dinamiche in continua evoluzione. Prendendo spunto dalla serie di opere video omonime da cui la mostra prende il nome, il progetto mette in luce le esperienze di lavoratori anonimi che operano come freelance attraverso piattaforme digitali. Tra questi, figurano un artista ASMR, un coach di incontri online, un performer di video fetish e autore di fiabe, un fan dei social media a pagamento, un designer di nail wrap e un operatore del servizio clienti. Questi professionisti, provenienti da Brasile, Grecia, Filippine, Venezuela e Stati Uniti, sono connessi a clienti in tutto il mondo tramite aziende terze, offrendo esperienze e beni personalizzati, stimolazione erotica, compagnia e supporto emotivo. Le storie raccolte in "Technologies of Care" includono anche quelle di caregiver non umani. Uno dei sette episodi della serie, "Worker 7 - Bot? Virtual Boyfriend/Girlfriend", documenta la "relazione" di tre mesi dell'artista con un chatbot interattivo.
La prima mostra negli Stati Uniti e debutto istituzionale per Vanessa Raw. Le opere di grande formato, create appositamente per l’occasione, esaltano la pennellata stratificata distintiva dell’artista e il suo uso vibrante del colore, dando forma a universi erotici femminili: Eden immaginari dove il desiderio delle donne è protagonista. Ex triatleta di livello internazionale, Raw traduce sulla tela la padronanza del corpo maturata in anni di intensa disciplina sportiva.
Questa installazione immersiva segna il debutto istituzionale su larga scala di Marguerite Humeau negli Stati Uniti. L’artista esplora nuove forme attraverso narrazioni astratte di mondi alternativi. Influenzate dalla minaccia del cambiamento climatico, le sculture in mostra evocano esseri biomorfi che si impollinano, sbocciano e si difendono immaginando un’esistenza post-umana.
Un percorso sensoriale che celebra le qualità tecniche ed estetiche del cinema, dai cortometraggi a formati di durata eccezionale. Ospitata negli spazi della Triennale, la mostra rompe le convenzioni museali tradizionali, invitando il pubblico a vivere il cinema in modo fluido e immersivo. In programma, le opere di dodici artisti e registi, tra cui Gabriela Carneiro da Cunha, Raymond Depardon, Paz Encina, Agnès Varda e Wang Bing. La mostra è arricchita da proiezioni e incontri curati con Fondation Cartier e Fondazione Piccolo America-Cinema Troisi.
Qualunque browser scegliamo, porta con sé una serie di filtri concettuali che determinano cosa vediamo, come lo vediamo e, soprattutto, cosa non vediamo. Da browser a browser, viviamo Internet in modi diversi, o addirittura in modo completamente diverso. La questione di come i browser determinano ciò che viviamo online ha affascinato gli artisti fin dagli inizi. La mostra offre approfondimenti su 30 anni di sviluppo in questo ambito.
Oltre 50 opere di Davis, dal 2007 fino alla sua prematura scomparsa nel 2015, ritraggono figure che si tuffano in piscine, dormono, ballano e guardano l'arte in scene che possono essere sia realistiche che oniriche, gioiose e malinconiche, rivelando il suo sguardo sull'umanità.
Nata in California da genitori coreani, Kim, conosciuta come Csk, ha raccontato al Corriere della Sera di essere diventata artista "per la paura di non essere ascoltata". Nata sorda, è oggi una delle più talentuose e ricercate sperimentatrici nel campo del sound design. All Day All Night raccoglie opere realizzate dal 2011 a oggi, tra cui disegni, murales site-specific, dipinti, video installazioni e sculture. Attraverso note musicali, infografiche e linguaggio—sia nella sua lingua dei segni americana (ASL) che in inglese scritto— Kim ha creato un corpus di opere che si distingue per la sua sensibilità, poesia, umorismo e impegno politico.
Il titolo della mostra prende spunto da un passaggio de "La Tragédie du roi Christophe", una fondamentale opera di Aimé Césaire. Pubblicata nel 1963, l'opera esplora la costruzione della nazione haitiana dopo la rivoluzione contro la schiavitù e la colonizzazione. Una rilettura di storie africane e caraibiche a partire da fonti d'archivio. Materiali del passato che vanno a comporre una nuova installazione in chiave contemporanea.
Da Auguste Rodin a Duane Hanson, da Georg Baselitz a Michael Armitage, da Ana Mendieta a Miriam Cahn, da Philip Guston a Marlene Dumas, da David Hammons a Kerry James Marshall, da Kudzanai-Violet Hwami a Mira Schor e Lynette Yiadom-Boakye. Corps et âmes (Corpi e Anime) indaga la centralità del corpo nel pensiero contemporaneo attraverso le opere di circa venti artisti della Collezione Pinault.
Un viaggio nella straordinaria produzione artistica del XIV secolo nell'Italia centrale. Duccio, Simone Martini e i fratelli Pietro e Ambrogio Lorenzetti rivoluzionano la pittura, introducendo dramma, movimento ed emozione. Una trasformazione che segnerà profondamente le tendenze artistiche internazionali. La mostra è stata organizzata dalla National Gallery e dal Metropolitan Museum of Art di New York.
Dopo la potente mostra presso White Cube a Londra durante Frieze, Tracey Emin approda in Italia con una grande personale che intreccia, ancora una volta, vita e arte. L’estetica intensa e sconvolgente di una delle artiste più influenti degli ultimi trent’anni continua a ridefinire l’immagine della donna e il rapporto tra corpo ed esistenza nell’arte contemporanea.
La Serpentine South ospiterà la più completa mostra personale dell'artista italiano Giuseppe Penone, esponente di spicco dell'Arte Povera, che sia mai presentata a Londra. Ambientata nei giardini di Kensington, la mostra esplorerà il costante interesse dell'artista per il rapporto tra l'uomo e la natura attraverso opere su carta e sculture realizzate dal 1977 a oggi.
Fondazione Sandretto Re Rebaudengo si distingue ancora una volta per la sua particolare attenzione agli artisti emergenti che si sono distinti sulla scena internazionale. Dall’8 aprile ospiterà la prima mostra personale istituzionale di Jem Perucchini. Dipinti e lavori in ceramica – nuove produzioni e opere preesistenti, alcune delle quali presentate nella personale dell’artista da Corvi-Mora a Londra durante Frieze 2024 – trasportano il visitatore in un universo sospeso nel tempo e nello spazio, tra rimandi al primo Rinascimento italiano e preziosi motivi tessili.
Grande attesa per l'edizione della Biennale di Architettura curata dall'architetto e ingegnere Carlo Ratti, che l'ha introdotta con queste parole: "Per affrontare un mondo in fiamme, l’architettura deve riuscire a sfruttare tutta l’intelligenza che ci circonda"
Tra i grandi appuntamenti dell'anno, l'attesissima Biennale di Arte Contemporanea di Berlino, prevista inizialmente per il 2024 ma posticipata all'estate del 2025, sarà guidata per la 13ª edizione da Zasha Colah (Mumbai, 1982).
In questa mostra personale, Pipilotti Rist esplora le dinamiche spaziali della Great Hall dell'UCCA con nuove videoinstallazioni commissionate. Le opere ampliano il linguaggio visivo della artista svizzera, unendo le sue prospettive ecofemministe con riflessioni taoiste sulla natura e l'interconnessione della vita. La mostra invita gli spettatori a muoversi tra piccoli mondi intimi e ampie visioni universali.
Yuko Mohri crea installazioni site-specific utilizzando suono e movimento. Spesso collega elementi ready-made con circuiti elettronici che rispondono a eventi quasi invisibili come la forza di gravità, il magnetismo e l’umidità. L'avevamo già notata all'ultima biennale d'arte con le sue installazioni ispirate ai sistemi idroelettrici delle stazioni della metropolitana di Tokyo, e ora torna in Italia con la sua prima mostra istituzionale.
Pirelli Hangar Bicocca continua a sorprendere, e dal 9 ottobre 2025, nello spazio delle Navate, ospiterà la mostra di una delle principali artiste del nostro tempo. Il suo sguardo sul mondo e sull'umanità contemporanea ha profondamente influenzato generazioni di fotografi e artisti successivi. La mostra è organizzata dal Moderna Museet di Stoccolma, in collaborazione con Pirelli HangarBicocca di Milano, Stedelijk Museum di Amsterdam, Neue Nationalgalerie di Berlino e Réunion des Musées Nationaux - Grand Palais di Parigi.
Quando le scuole d'arte pubbliche tedesche ancora escludevano le donne, lei ha forgiato la sua strada, diventando una figura di spicco nella scena artistica d'avanguardia di Monaco e della vicina Murnau, contribuendo in particolare alla formazione del celebre movimento Der Blaue Reiter (Il Cavaliere Azzurro). Una mostra imperdibile per riscoprire una figura chiave nello sviluppo dell'arte moderna in Europa all'inizio del XX secolo.