Tomás Saraceno ha allestito nei giardini della reggia di Versailles un immenso cloudscape, composto da sculture appoggiate a terra e galleggianti, progettato per attirare l'attenzione del pubblico verso il cielo. L'opera nel suo complesso è, più che altro, un ponte verso le nuvole e al tempo stesso un collegamento – terreno – con le questioni più urgenti del nuovo materialismo, dell’ecologia e dell’interconnessione globale. Sperimentare questo complesso sistema invita il pubblico a considerare come possiamo ristabilire i nostri rapporti con i cicli e ritmi naturali della Terra e della sua atmosfera.
Voyage d’hiver: camminare attraverso l’arte a Versailles
Curata dal Palais de Tokyo, la decima edizione della collettiva “Voyage d’hiver” è una poetica passeggiata tra i giardini della reggia di Versailles, dove le opere di 17 artisti contemporanei dialogano con quelle volute dal Re Sole.
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- 02 novembre 2017
- Versailles
Saraceno è uno degli artisti invitati a partecipare a questa decima edizione della mostra “Voyage d’hiver”, che negli anni ha invitato numerosi artisti contemporanei a dialogare con la luce magica e cangiante di Versailles. Quest’anno, “Voyage d’hiver” è curata dal Palais de Tokyo, che propone una passeggiata poetica tra i giardini che dall’autunno volgeranno in breve verso l’inverno. In quello che è uno dei più grandi musei della scultura all’aria aperta del mondo, 17 artisti contemporanei hanno posizionato le proprie opere a fianco di quelle originariamente commissionate da Luigi XIV. Questi artisti, con i curatori, hanno progettato una scenografia che accompagna i visitatori attraverso i boschetti e i curiosi saloni verdi all’aperto. Scultura, installazioni sonore, pittura, drappo, giochi di riflessi e ossidazione sono solo alcune delle tecniche impiegate che promettono di trasformare una passeggiata in un’esperienza personale, percependo le trasformazioni della natura.
Ugo Rondinone ha inserito una grande ruota solare tra i due gruppi di boschetti, di fronte allo specchio d’acqua del Canal Grande. Come se fosse trainata dal carro di Apollo, questa scultura in bronzo composta da rami intrecciati evoca sia la corona solare sia il suo effetto sulla natura, incarnando così il tema della mostra. È anche il collegamento tra le due estremità: il versante nord, dove la sfinge di Marguerite Humeau si trova nel Grotto dell’Arco Triumphale; e la parte meridionale, con una mise-en-scène creata da Stéphane Thidet nella sala da ballo. Tra questi due opposti si trovano le opere di artisti noti o emergenti; provenienti da diversi Paesi, generi e generazioni. Cosa li lega? Tutti hanno avuto una connessione a un frammento della storia del Palais de Tokyo di Parigi, curatore della collettiva.
- Voyage d’hiver
- 22 ottobre 2017 – 7 gennaio 2018
- Château de Versailles
- Marguerite Humeau; David Altmejd; John Giorno; Dominique Petitgand; Mark Manders Jean-Marie Appriou; Cameron Jamie; Hicham Berrada; Ugo Rondinone; Sheila Hicks; Tomás Saraceno; Anita Molinero; Oliver Beer; Louise Sartor; Rick Owens; Stéphane Thidet; Cécile Minard