Spesso alle prese con budget minimi e grandi ambizioni, le associazioni culturali sono una risorsa preziosa per i giovani artisti che si affacciano alla scena dell'arte contemporanea. Con un handicap fisiologico, quello di avere scarsa visibilità. Pone rimedio a questa lacuna 'inContemporanea', progetto promosso dalla Provincia di Milano e curato da Gabi Scardi, quest'anno alla quarta edizione, che per tre giorni, dall'8 al 10 maggio, mette a disposizione di dodici associazioni non profit milanesi gli spazi della Triennale. aMAZElab, AR.RI.VI, Assab One, Careof, Connecting Cultures, FreeUndo, Isola Art Center, O', Reporting System, Viafarini, Wurmkos affiancati dal festival di danza contemporanea Uovo, mostrano se stesse, tra ricerca e sperimentazione. E provano a "svelare la Milano sotterranea", quella cioè vista, vissuta e interpretata dagli artisti che raccontano poeticamente alcuni quartieri della città. Pierluigi Calignano, Alessandra Spranzi ed Enzo Umbaca, per esempio, interpretano con le loro poetiche via Padova, una delle arterie più multietniche del capoluogo lombardo. Christina Kubisch invita invece a scoprire la città in modo inusuale con le sue passeggiate elettriche, muniti cioè di cuffie sofisticatissime capaci di percepire e amplificare l'acustica di correnti elettriche sopra e sotto il suolo. Infine, Wurmkos presenta i risultati dei suoi laboratori 'clandestini' Wurmkosparole che, mescolando poesia e immagini, hanno coinvolto le scuole e le strade di Sesto San Giovanni. A questi progetti si affiancano convegni, workshop, microdrammaturgie e proiezioni. Elena Sommariva
InContemporanea: we are here
Dodici associazioni culturali non profit mostrano le proprie ricerche e sperimentazioni alla Triennale di Milano. È la quarta edizione di inContemporanea.
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- 07 maggio 2009
- Milano