Jean Baudrillard presenta a Siena una collezione dei suoi scatti più recenti, realizzati negli ultimi due anni. Non è tanto il valore estetico della fotografia ciò che interessa il filosofo e maitre à penser francese, ma piuttosto le modalità di relazione tra soggetto (il fotografo) e l’oggetto (che viene fotografato).

Parlare di fotografia si rivela un pretesto per trattare il problema dell'immagine che, indipendente dal reale, è caricata invece di nuove forme simboliche. Il senso della fotografia artistica di Baudrillard sta nel recupero della forza dell’illusione, giocando con le forme che diventano simbolo di qualcos’altro (“Se dovessi provare nostalgia per qualcosa, sarebbe per la perdita dell’illusione non certo per la perdita del reale”, sostiene).

In mostra troviamo 51 immagini a colori, suddivise in dodici serie autonome, ma interrelate e organizzate per temi: Voitures, Autoportraits, Architectures, Buenos Aires, Comores, Luxembourg, Moulin, Homotypie, Sainte Beuve, Nature object, Toronto.

8.5.2003 – 13.7.2003
L’exile et l’apparence. Incontri con Jean Baudrillard
Santa Maria della Scala, Magazzini della Corticella, Siena