Questo articolo è stato pubblicato in origine su Domus 1073, novembre 2022.
Un hotel in Cina, tra natura e rovine industriali
In occasione delle Olimpiadi Invernali di Pechino 2022, Lissoni Casal Ribeiro ha trasformato l'architettura di un sito ex-industriale in uno spazio piranesiano e polisemico.
Foto Tsing Lim
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- Alessandro Benetti
- 19 novembre 2022
- Pechino
- Lissoni Casal Ribeiro
- Hotel
- 2022
Inaugurato a inizio 2022 per le Olimpiadi invernali di Pechino, lo Shangri-La Shougang Park Hotel di Lissoni Casal Ribeiro partecipa alla riattivazione di un sito ex industriale, rifunzionalizzando le sue architetture di grande scala come spazi dell’accoglienza – un tema già affrontato dallo studio milanese per esempio con il Mamilla di Gerusalemme (2009) e il Conservatorium di Amsterdam (2012). Le 282 camere si organizzano nel Guestrooms Building, volume parallelepipedo movimentato da fenditure verticali, dagli aggetti di tettoie, baldacchini e finestre ‘spesse’, oltre che dalla texture dei suoi prospetti in mattoni. Passerelle in quota lo collegano al Main Building delle aree comuni, fulcro concettuale e funzionale del progetto, che colonizza lo scheletro di un’antica centrale elettrica. Un’elegante facciata di vetro dalla tessitura complessa racchiude un’aula di circa 20.000 m2 per 20 m di altezza, che Lissoni Casal Ribeiro trasforma in uno spazio piranesiano, polisemico, controllatissimo, ma non minimalista.
Al suo interno sopravvivono as found le monumentali strutture in calcestruzzo, sovradimensionate e inconsapevolmente brutaliste; galleggiano i volumi di legno della reception e delle aree lounge, sospesi sull’open space dei bar e dei ristoranti; si avvita una rampa color rosso Cina, plastica e sgargiante. Qui, come altrove nell’hotel, riferimenti globali (gli chandelier e molti arredi), locali (grafiche e colori della tradizione cinese) e site-specific (impianti e strutture a vista) propongono un’estetica complessa per gli spazi del lusso contemporaneo. Echi di raffinate architetture non-occidentali moderne e contemporanee, da Lina Bo Bardi a Vo Trong Nghia, risuonano nell’accostamento potente tra la natura – la vegetazione rigogliosa e lo specchio d’acqua – e le rovine industriali. Come spiega Piero Lissoni, “il Main Building è una piazza coperta, un mercato e soprattutto un grande giardino d’inverno”.
Lissoni Casal Ribeiro, Pechino
Lissoni Casal Ribeiro, Pechino
Lissoni Casal Ribeiro, Pechino
Lissoni Casal Ribeiro, Pechino
Lissoni Casal Ribeiro, Pechino
Lissoni Casal Ribeiro, Pechino
Lissoni Casal Ribeiro, Pechino
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Lissoni Casal Ribeiro, Pechino
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