Lo studio norvegese Snøhetta si è aggiudicato il progetto per la nuova biblioteca pubblica di Pechino vincendo un concorso internazionale. L’architettura – progettata in collaborazione con il partner locale ECADI – sarà uno spazio contemporaneo per l’apprendimento e la condivisione collettiva. Il programma è quindi organizzato attorno a uno spazio centrale comune, cuore dell’architettura.
La biblioteca del futuro secondo Snøhetta
La Sub-Center Library di Pechino è una foresta di pilastri che nascondono al un paesaggio scolpito da gradonate. L′inaugurazione è prevista per quest′anno.
Immagine Plomp
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- Romina Totaro
- 12 gennaio 2022
- Pechino, Cina
- Snøhetta
- biblioteca
- 2022
Grazie alla facciata interamente trasparente, la biblioteca rivela sé stessa all’esterno, enfatizzando i suoi spazi grazie all’ampio spazio di circolazione che collega lato settentrionale e meridionale con una valle scolpita da gradonate. Da questo paesaggio si allungano verso la copertura le colonne: un baldacchino simile a una foresta di ginkgo dove ogni elemento rispecchia nella sua forma anche il suo valore tecnologico, in un ecosistema architettonico essenziale.
La pianta è stata ritmata da una griglia strutturale razionalizzata, per facilitare l’utilizzo di componenti modulari realizzati principalmente da materiali locali. Per rispettare alti standard di sostenibilità, la copertura è inoltre composta da elementi costruttivi fotovoltaici integrati, che sostituiscono i materiali convenzionali, utilizzando l’esposizione primaria del tetto alla luce del sole per la produzione di energia rinnovabile. L’altezza della vetrata di facciata – alta 16 metri e composta da un vetro isolato con prestazioni Low-E – è stata ridotta sulle pareti rivolte a est e a ovest, mentre sul lato sud è stato aggiunto un dispositivo attivo di schermatura solare.
- Beijing Sub-Centre Library
- Snøhetta
- ECADI
- Beijing, China
- 2022