Uno dei premi spagnoli più prestigiosi del mondo ceramico, il Tile of Spain Award (o Premios Céramica) ogni anno premia, durante Cevisama, architetti e designer per il buon uso di questo materiale ‘nobile’. Le categorie premiate sono Architettura, Interni e Progetto di Tesi; per ciascuna hanno vinto, rispettivamente, la nuova copertura per l’ingresso della stazione intermodale di Palma di Mallorca di Joan Miquel Seguí Coloma, la Casa sul mare degli architetti Xavier Martí e Lucia Ferrater (OAB) e il progetto tecno-gotico di Manuel Bouzas Barcala, studente dell’ETSA Madrid.
I progetti premiati al XVII Tile of Spain Awards
A Cevisama sono stati premiati i progetti virtuosi con la ceramica: una gelosia urbana a Palma di Mallorca, una casa di pescatori in Catalonia e una chiesa gotica decostruita.
Vincitore del XVII Tile of Spain Award, sezione Architettura. Foto Adriá Goula
Disegnato da Joan Miquel Seguí. Vincitore del XVII Tile of Spain Award, sezione Architettura. Foto Adriá Goula
Disegnato da Joan Miquel Seguí. Vincitore del XVII Tile of Spain Award, sezione Architettura. Foto Carlos Gabilondo
Progetto vincitore del XVII Tile of Spain Award, sezione Interni. Foto Alejo Bagué
Progetto vincitore del XVII Tile of Spain Award, sezione Interni. Disegnato da Xavier Martí e Lucía Ferrater. Foto Alejo Bagué
Progetto vincitore del XVII Tile of Spain Award, sezione Interni. Disegnato da Xavier Martí e Lucía Ferrater. Foto Alejo Bagué
Progetto di Manuel Bouzas Barcala, vincitore del XVII Tile of Spain Awards, Sezione Progetto di Tesi
Progetto di Manuel Bouzas Barcala, vincitore del XVII Tile of Spain Awards, Sezione Progetto di Tesi
Progetto di Manuel Bouzas Barcala, vincitore del XVII Tile of Spain Awards, Sezione Progetto di Tesi
Progetto di Manuel Bouzas Barcala, vincitore del XVII Tile of Spain Awards, Sezione Progetto di Tesi
Menzione per la sezione Interni del XVII Tile of Spain Award. Foto Amador Toril
Menzione per la sezione Interni del XVII Tile of Spain Award. Foto Amador Toril
Menzione per la sezione Interni del XVII Tile of Spain Award. Foto Amador Toril
Menzione per la sezione Architettura del XVII Tile of Spain Awards. Foto Michael Van Oosten
Menzione per la sezione Architettura del XVII Tile of Spain Awards. Foto Michael Van Oosten
Menzione per la sezione Architettura del XVII Tile of Spain Awards. Foto Javier Callejas
Menzione per la sezione Architettura del XVII Tile of Spain Awards. Foto Javier Callejas
Menzione nella sezione Progetto di Tesi del XVII Tile of Spain Awards
Menzione nella sezione Progetto di Tesi del XVII Tile of Spain Awards, progetto di Clàudia Calvet Gómez
Menzione nella sezione Progetto di Tesi del XVII Tile of Spain Awards, progetto di Clàudia Calvet Gómez
Menzione per la sezione Architettura dei XVII Tile of Spain Award
Menzione per la sezione Architettura dei XVII Tile of Spain Award, design Carmen Martín Hernando
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- Marianna Guernieri
- 31 gennaio 2019
- Valencia
Menzioni speciali all’Amsterdam Student Housing progettato da Studioninedots, al Centro sportivo dell’Universidad Francisco de Vitoria di Alberto Campo Baeza, a Casa Artium della giovane María Fernández Torrado e alle tesi di Clàudia Calvet Gómez (ETSA Barcelona) e Carmen Martín Hernando (EPS Universidad CEU San Pablo). In tutti i progetti la ceramica è protagonista nelle forme più disparate: dalle gelosie in ceramica grezza che “cambano con lo scorrere del tempo” alle lastre ‘infinity’ che ricoprono tutte le superfici della casa; dalle piastrelle rettangolari della tradizione modernista catalana a rivestimento di facciate e grandi progetti pubblici.
In giuria Jorge Silvetti, Elías Torres, Ricardo Carvalho, Jordi Garcés, Belén Moneo, Mario Ruiz e Ramón Monfort. Il premio, nella sua diciasettesima edizione, è organizzato da ASCER (Asociación Española de Fabricantes de Azulejos y Pavimentos Cerámicos) e offre ai vincitori delle sezioni Architettura e Interni 17.000 euro ciascuno e 5.000 euro per il progetto di tesi.
Disegnata dall’architetto Joan Miquel Seguí, la copertura ha preso forma durante tre anni di intenso lavoro e dopo aver vinto un concorso pubblico per la riabilitazione di Plaza de España.
La sua forza sta nella forma semplice ottenuta da un complesso lavoro strutturale, che risulta discreto. L’elemento chiave è la gelosia ripetuta, realizzata su misura.
La forma geometrica nasce dalla necessità di impedire ai piccioni di prenderne possesso, grazie a una lastra obliqua sulla quale non si possono adagiare. La scelta di mantenere la ceramica grezza è dettata da un principio di architettura ‘viva’ che cambia nel tempo.
La coppia di architetti Xavier Martí e Lucía Ferrater ha progettato la propria casa vacanza a Bahía de Port de la Selva, in Catalogna.
Recuperando un’abitazione preesistente un tempo appartenuta a una famiglia di pescatori, gli architetti hanno unito la cultura mediterranea del patio ai riferimenti architettonici di Villavecchia di F. Correa e A. Milá e la casa Senillosa di J.A. Coderch.
La casa multigenerazionale risponde alle difficili condizioni climatiche attraverso un patio centrale che divide due zone dedicate rispettivamente ai giovani e agli adulti. Il pavimento ceramico, costituito dalla tradizionale piastrella rettangolare spessa 13 mm, è un chiaro riferimento al modernismo catalano.
Frutto di un anno di lavoro, il progetto di tesi di Manuel Bouzas Barcala riflette sul lascito delle rovine, sull’architettura religiosa, e sull’equilibrio. Il risultato è un padiglione all’aperto, uno spazio di contemplazione fatto di coperture ceramiche sorrette da gru tenute in equilibrio dal peso delle rovine.
Si tratta dei frammenti di capitelli, basamenti, archi e colonne di una chiesa madrilena costruita da Agustín Ortiz de Villajos nel 1868. Nel 1975 venne demolita, e i suoi resti scaricati sul Monte de el Pardo, dove un tempo passava il Camino de Santiago. La scoperta dei resti ha portato Barcala a catalogarli tutti, a misurarli pesarli, nell’intento di ricostruire, a modo suo, la chiesa dimenticata.
Non li ha considerati come i 620 pezzi di una rovina romantica, bensì un insieme di 190 tonnellate che fanno da contrappeso a diverse gru che sorreggono una copertura fatta di centinaia di placchette ceramiche. Si può montare e smontare in un giorno: un atto performativo che offre innumerevoli spunti progettuali.
“Un progetto di intervento che prevede l’utilizzo di piastrelle ceramiche leggere di grande formato a effetto marmo che trasformano una zona di passaggio in un punto focale che illumina l’intera abitazione”. Design María Fernández Torrado (Torrado Arquitectura)
Design María Fernández Torrado
Design María Fernández Torrado
“Il progetto è un mezzo efficace per attirare l’attenzione sulle grandi potenzialità delle piastrelle ceramiche nel campo degli elementi prefabbricati di grande formato”. Design Studioninedots
“Il progetto è un mezzo efficace per attirare l’attenzione sulle grandi potenzialità delle piastrelle ceramiche nel campo degli elementi prefabbricati di grande formato”. Design Studioninedots
“In questo caso, il fattore decisivo non è stato solo la perfezione dell’idea, ma anche la grande precisione nell’uso di materiali ceramici che contribuiscono all’effetto snello di un edificio dove la pulizia dei dettagli è essenziale.” Design Alberto Campo Baeza – Leggi l’articolo completo
“La giuria ha apprezzato l’utilizzo di cupole in ceramica e lucernari tubolari per creare un collegamento tra le aree sotterranee della metropolitana e il livello stradale, trasformando l’architettura in un meccanismo di interazione sociale.” Progetto di Clàudia Calvet Gómez
“La giuria ha sottolineato l’efficace utilizzo di unità disposte longitudinalmente e caratterizzate da accattivanti coperture a volta, sormontate da lastre di ceramica strutturale rinforzata.” Design Carmen Martín Hernando