Il blocco dell’ostello femminile del St. Andrews Institute of Technology and Management di Zero Energy Design Lab a Gurugram è in relazione con l’adiacente ostello maschile ed è articolato in mattoni e calcestruzzo faccia a vista, con membri strutturali a vista adiacenti alla struttura lungo tutti i lati. L’ostello ospita circa 130 studentesse, con stanze distribuite su quattro livelli, oltre a spazi accessori come la mensa, aree ricreative e spazi comuni. Il piano terra comprende dodici camere doppie e la reception a doppia altezza. L’edificio è stato disegnato per incorporare spazi interni ed esterni che si collegano fisicamente e visivamente a diversi livelli per migliorare le interazioni e le attività sociali. Inoltre il foyer d’ingresso e l’atrio sono stati progettati come spazi esterni che si affacciano a ovest e sono collegati alla mensa in modo che gli studenti possano godersi le serate all’esterno nel verde.
Zero Energy Design Lab, St. Andrews Girls’ Hostel Block, Gurugram 2020
photo Noughts and Crosses | Andre J. Fanthome
Zero Energy Design Lab, St. Andrews Girls’ Hostel Block, Gurugram 2020
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Zero Energy Design Lab, St. Andrews Girls’ Hostel Block, Gurugram 2020
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Zero Energy Design Lab, St. Andrews Girls’ Hostel Block, Gurugram 2020
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Zero Energy Design Lab, St. Andrews Girls’ Hostel Block, Gurugram 2020
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Zero Energy Design Lab, St. Andrews Girls’ Hostel Block, Gurugram 2020
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Zero Energy Design Lab, St. Andrews Girls’ Hostel Block, Gurugram 2020
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Zero Energy Design Lab, St. Andrews Girls’ Hostel Block, Gurugram 2020
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Zero Energy Design Lab, St. Andrews Girls’ Hostel Block, Gurugram 2020
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Zero Energy Design Lab, St. Andrews Girls’ Hostel Block, Gurugram 2020
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Zero Energy Design Lab, St. Andrews Girls’ Hostel Block, Gurugram 2020
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Zero Energy Design Lab, St. Andrews Girls’ Hostel Block, Gurugram 2020
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Zero Energy Design Lab, St. Andrews Girls’ Hostel Block, Gurugram 2020
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Zero Energy Design Lab, St. Andrews Girls’ Hostel Block, Gurugram 2020
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Zero Energy Design Lab, St. Andrews Girls’ Hostel Block, Gurugram 2020
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L’edificio si sviluppa come una serie di spazi multidimensionali, disposti in ordine gerarchico attraverso il metodo della stratificazione adattiva.
Quando gli studenti si spostano dagli interni dell’edificio all’aperto, sperimentano transizioni in diversi ambienti termici. Il salone al piano terra si trova accanto alla corte paesaggistica e l’adiacente corte interna presenta una fitta piantumazione per ridurre il calore attraverso il raffrescamento per evaporazione. Dal nucleo dell’edificio verso l’esterno, la transizione successiva è la terrazza del secondo piano lungo la facciata ovest dell’edificio che attrae gli studenti al mattino e alla sera tardi in estate e serve come spazio di aggregazione durante tutto il giorno in inverno. La successiva zona di transizione nel cuore dell’edificio è una scala, incorporata nella facciata sud, che collega tutti i piani. Gli spazi di transizione e di circolazione come i ponti si aprono in salotti e spazi di pausa per la socializzazione e lo studio di gruppo. L’area esterna dell’atrio funge spesso da campo di badminton la sera e il cortile ospita le frequenti partite di carrom.
Con uno spazio limitato a disposizione lungo la facciata nord dell’ostello, è stata sviluppata una facciata a doppia pelle per creare uno strato semi-permeabile che aiutasse a ombreggiare e a regolare la temperatura attraverso un flusso d’aria controllato. Lo schermo della facciata esterna è realizzato in blocchi di calcestruzzo pigmentato. I blocchi sono riusciti a risolvere tre problemi. Forniscono una massa termica adeguata ad assorbire il calore, e con una profondità di otto pollici, la radiazione diretta deve penetrare attraverso molti strati all’interno del blocco e viene riflessa su diverse superfici più volte prima di entrare negli interni riducendo l’abbagliamento. Inoltre, poiché il blocco è penetrabile, il volume d’aria che passa attraverso questa massa perde calore attraverso la compressione sulla base del principio di Bernoulli. I blocchi sono anche leggermente ruotati ad un angolo specifico basato sull’analisi dell’isolamento rispetto al guadagno di calore solare.
La facciata a doppia pelle agisce come massa termica e ha ridotto i carichi di raffreddamento meccanico del 35%, un netto incremento rispetto al caso base ECBC (Energy Conservation Building Code) degli edifici pubblici. Il cortile ombreggiato ospita una varietà di piante che richiedono una minore esposizione al sole. Le aree periferiche sono caratterizzate da bambù che creano uno schermo. All’esterno dell’edificio sono stati piantati alberi di champa con le loro grandi chiome per sedersi all’ombra. La superficie della corte esterna è aperta per facilitare la penetrazione dell’acqua nel terreno. Le acque di scarico, come quella dei bagni, vengono convogliate all’impianto di trattamento delle acque reflue e riutilizzate per scopi orticoli.
Zero Energy Design Lab, St. Andrews Girls’ Hostel Block, Gurugram 2020
Pianta piano terra
Zero Energy Design Lab, St. Andrews Girls’ Hostel Block, Gurugram 2020
Pianta secondo piano
Zero Energy Design Lab, St. Andrews Girls’ Hostel Block, Gurugram 2020
Pianta piano terra
Zero Energy Design Lab, St. Andrews Girls’ Hostel Block, Gurugram 2020
Pianta secondo piano
- Architetti:
- Zero Energy Design Lab
- Progetto:
- Girls Hostel Block, St. Andrews Institute of Technology and Management
- Team di progetto:
- Sachin and Payal Rastogi, Rohan Mishra, Naveen Pahal, Shivangi Banerjee
- Area costruita:
- 7.620 mq
- Completamento:
- 2020