Lo scorso venerdì a Berlino è stato presentato 2038, il progetto del padiglione tedesco per la Biennale di Architettura di Venezia, che si terrà dal 23 maggio al 29 novembre 2020. 2038 racconterà la storia del passato attraverso la narrazione utopica di un futuro non troppo lontano in cui le sfide attuali del nostro tempo, le crisi economiche ed ecologiche, saranno dimenticate per poter vivere insieme “in una democrazia radicale”. Gli architetti avranno contribuito alla realizzazione di questa nuova realtà, perché nel 2020 “hanno dato risposte, invece di formulare ulteriori domande”. Come ribadisce uno dei curatori, Christopher Roth, durante la conferenza stampa, 2038 “non critica modelli attuali che non funzionano ma vuole promuoverne di nuovi”.
2038, The New Serenity: la Germania alla Biennale Architettura 2020
Con il gruppo multidisciplinare 2038, il padiglione tedesco alla 17. Mostra Internazionale di Architettura guarderà al futuro come se fosse già passato.
View Article details
- Elena Ferrari
- 19 febbraio 2020
Una visione positiva del prossimo futuro che non può prescindere dalla collaborazione e dall’intersezione di differenti campi disciplinari. Per questo motivo parteciperanno al progetto una molteplicità di figure professionali del panorama internazionale, tra cui l’autorevole esperta di open technology e smart city Francesca Bria, l’informatica taiwanese Audrey Tang, il ricercatore in filosofia della tecnologia Denis “Jaromil” Roio, la professoressa esperta di tematiche di ecologia urbana Sandra Bartoli, l’urbanista brasiliana Raquel Rolnik. Il gruppo interdisciplinare di architetti, artisti, ecologi, IT developer, ricercatori e scrittori, è stato fondato nel 2019 dagli architetti tedeschi Arno Brandlhuber, Olaf Grawert, Nikolaus Hirsch e Christopher Roth.
2038 è un progetto che propone due format differenti. La mostra all’interno del padiglione ai Giardini della Biennale verrà allestita con materiali di riciclo, in collaborazione con il gruppo veneziano Rebiennale e prevede la proiezione di video in cui i partecipanti al progetto sono chiamati ad esprimere diverse prospettive sulla visione del futuro 2038. I contenuti della mostra verranno invece pubblicati nel giornale multilingue con sede a Berlino Art of the Working Class. 60.000 copie del giornale saranno distribuite sia gratuitamente ai senzatetto e a persone che vivono in condizioni di precarietà a Venezia, che potranno venderle agli interessati, sia nel Padiglione tedesco ai Giardini della Biennale, dove potranno essere acquistate con una donazione.
La presentazione si è svolta nella sala Glaskiste dell’edificio ExRotaprint, uno dei modelli pioneristici di sviluppo urbano maggiormente discussi a Berlino.
- 23 maggio – 29 novembre 2020
- Giardini della Biennale, Venezia