Un paesaggio mentale

Il Frac di Orléans svela alcuni frammenti della sua più recente acquisizione: l’intero archivio di Patrick Bouchain.

Patrick Bouchain, Étude de chapiteau, s.d. Model. Man-made fabric, metal-effect wood, plastic, cardboard, card, cotton thread, graphite crayon. 15 x 26.5 x 27.5 cm - Hospitality. The topic of welcome and hospitality is primarily an ideal of life, with a clearly non-utopian dimension. Code: 016 134 001


Leggi l’articolo completo su Domus 1024, maggio 2018.

Per Patrick Bouchain progettare significa definire situazioni e attivare un sito utilizzando il contesto come terreno comune di discussione tra figure diverse. Il paesaggio urbano è un paesaggio di conoscenza, un luogo mentale prima che fisico. Architetti, lavoratori, cittadini, artisti sono coinvolti nel processo di costruzione di uno spazio da abitare.

Per il FRAC, infatti, l’archivio non è solo un oggetto d’indagine, un luogo di studio, ma un medium attraverso il quale realizzare nuove visioni e ricostruzioni. Nel suo operare, l’architetto è colui che raccoglie e dà ordine a una visione. del mondo, attraverso scritture diverse di cui il progetto realizzato è solo uno dei frammenti. (…) La forma del processo è più importante di quella dell’oggetto. In questo modo, ogni progetto raccolto in questo atlante visuale non è una riflessione sulla forma, ma una variazione infinita di una precisa idea di architettura.

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