Questo articolo è stato pubblicato su Domus 971 luglio/agosto 2013
Prologo
In un’epoca in cui le difficoltà finanziarie compromettono drasticamente i bisogni umani fondamentali—e il diritto alla casa ne fa parte—vengono alla ribalta meccanismi di soccorso inattesi e creativi
The Housing Act
Ispirato a una reale lotteria organizzata nel microscopico Principato di Andorra dai proprietari di un appartamento per liberarsi dal mutuo, The Housing Act porta alla ribalta i concetti paradossali di un’architettura contemporanea strettamente implicata nel sistema globale.
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- José Esparza Chong Cuy, Daniel Fernández Pascual
- 19 agosto 2013
- Andorra
È interessante notare come questo momento di destabilizzazione del capitalismo finanziario ne sveli anche l’oscurità dei metodi, portando alla luce la nostra assoluta dipendenza (economica e psicologica) da esso. Queste circostanze influiscono non solo sul nostro modo di reagire all’attuale situazione monetaria, ma incidono anche sul concetto fondamentale e sulla nozione di capitale, trasformando la lettura dell’abitazione e dell’architettura domestica, per esempio, da diritto sociale a forma contemporanea di liquidità. Di fronte a situazioni come queste, è l’intera società a cambiare e, quindi, vengono in luce trasformazioni oppure momenti di pausa,
di rottura e reinvenzione.
Ispirato a una reale lotteria che si svolge nel microscopico Principato di Andorra, allo scopo di liberare gli attuali proprietari di un’abitazione dal debito che li schiaccia, The Housing Act indaga il finanziamento collettivo come soluzione strategica per risolvere il debito immobiliare dei proprietari di case. Parte di un più vasto progetto del programma “New Publics” (“Nuove iniziative collettive”) della Triennale d’Architettura di Lisbona, The Housing Act porta alla ribalta i concetti paradossali insiti in un’architettura contemporanea strettamente implicata nel sistema globale.
Atto I
Sergio Trouillet Alba e Mónica González Lagunilla non
si possono più permettere di pagare il mutuo del loro appartamento nel Principato di Andorra. L’avevano acquistato durante il boom immobiliare del 2007 ma, da allora, la loro situazione finanziaria è radicalmente cambiata. L’assenza di acquirenti e il tragico crollo del valore immobiliare impediscono loro perfino di pensare di vendere la casa. La coppia si oppone all’esproprio e continua a pagare le rate del mutuo, poiché, a differenza degli Stati Uniti, la legge di Andorra non impone
la vendita forzata. Alla continua ricerca di possibili soluzioni, Sergio e Mónica lanciano una lotteria online che, attraverso
la vendita di 10.000 biglietti a 70 euro l’uno, permetterà di raccogliere la somma necessaria a estinguere il mutuo e premierà il fortunato vincitore con una casa libera da ipoteche. Per dare all’iniziativa un inquadramento giuridico, i due proprietari della casa si sono rivolti allo studio legale Ripoll, incaricato di elaborare un nuovo tipo di accordo contrattuale dotato di regole che rendano possibile la realizzazione della lotteria e forniscano un precedente applicabile a casi analoghi. Anche se occorre un controllo giuridico, le regole sono liberamente accessibili online: una specie di manuale open source per una lotteria fai-da-te, che permetta a chiunque di organizzarne una per proprio conto. Secondo Sergio, la banca ha approvato pienamente l’idea della lotteria, considerandola una soluzione di mutua soddisfazione per entrambe le parti.
La lotteria di Sergio e Mónica verte su un’unità immobiliare
di 100 mq disposta su due livelli, con una terrazza di 22 mq,
tre camere da letto matrimoniali, due bagni, una cucina, un grande soggiorno, una sala da pranzo, un posto macchina e un ripostiglio. Il contratto stabilisce che il vincitore della lotteria abbia la piena proprietà dell’unità immobiliare, libera dalle imposte dovute alla data del rogito. L’estrazione avrà luogo non appena conclusa la vendita dei 10.000 biglietti.
Se non saranno venduti almeno 9.500 biglietti entro il 15 agosto 2013, gli organizzatori decideranno se procedere all’estrazione o, in alternativa, annullare la lotteria, restituendo il denaro a ciascun partecipante (tranne un euro per spese organizzative). La casa in palio è interamente libera da imposte, dato che le spese legali per il trasferimento di proprietà—pari al 4,5 per cento del valore dell’immobile—sono già comprese nel meccanismo di finanziamento. La lotteria non è organizzata a scopo di lucro, ma per colmare l’esatto ammontare del debito e delle spese. Costituisce un precedente, che innesca procedure alternative alla crisi provocata dagli eccessivi tassi d’interesse, ed è un esempio di come lo scenario si sia trasformato, passando dalla proprietà privata dell’abitazione a una forma edilizia di scambio a proprietà multipla, dipendente dalle fluttuazioni dell’economia. La lotteria è un atto legale semplice, che fornisce un inquadramento per aggirare un contratto di mutuo: il vincitore ottiene una casa, la banca il suo denaro, e Sergio e Mónica cancellano il loro debito.
Epilogo The Housing Act fa parte di “Close, Closer”, il nuovo programma d’iniziativa popolare della Triennale d’Architettura di Lisbona. È un progetto sperimentale per creare il quadro giuridico e logistico di un concorso che, in una Lisbona in crisi, mette in palio un’abitazione tramite l’applicazione di un modello di finanziamento collettivo. L’immobile di Lisbona apparterrà a un proprietario anonimo che cercherà di alienarne la nuda proprietà. Solo nel primo quadrimestre del 2013 la deco—Associação Portuguesa para a Defesa do Consumidor, l’associazione portoghese di tutela dei consumatori—ha registrato 7.000 casi di mutui in sofferenza, con uno spettacolare incremento rispetto al 2012, quando i casi di proprietari d’abitazione non in grado di far fronte al debito registrati nell’intero anno sono saliti a 5.407. In tale contesto, The Housing Act mira a fornire una soluzione strategica al concreto e urgente problema dell’impossibilità di estinguere i mutui.Organizzando un vero e proprio concorso per vincere un appartamento ipotecato finanziato collettivamente, il concorso The Housing Act usa la Triennale d’Architettura di Lisbona del 2013, diretta dalla curatrice Beatrice Galilee, come un palcoscenico internazionale per aprire un dibattito sulle soluzioni alternative di una situazione critica e ormai diffusa, e di ampliare la nozione dell’architettura abitativa come forma costruita non solo spaziale e sociale, ma anche economica e politica.
Invece di mettersi a discutere della responsabilità degli acquirenti, delle banche e dei politici che ha portato a questa situazione, The Housing Act si concentra deliberatamente sulla realtà contemporanea di un complesso sistema planetario dove tassi di disoccupazione incredibili non possono sostenere i passati livelli dei consumi. In questo caso il contratto—spesso inteso come una trattativa privata tra due controparti— diviene trasparente e collettivo. Svela la sua struttura e si trasforma in un atto pubblico che mette in luce la complessità dell’abitare contemporaneo. The Housing Act offre un inquadramento per ripensare il presente e, come autori di una rappresentazione che si svolge nel reale, decideremo quando scrivere il terzo atto: l’epilogo.
Il secondo atto di questa storia avrà luogo il 12 settembre 2013, in occasione dell’inaugurazione della Triennale di Architettura di Lisbona “Close, Closer”, con il lancio ufficiale del concorso The Housing Act. Prendendo spunto dalla lotteria di Andorra, il concorso mette in palio un appartamento con un modello di finanziamento collettivo. Il terzo atto sarà l’annuncio del vincitore, nel caso che un quantitativo minimo di biglietti sia venduto entro la conclusione di “Close, Closer” (15 dicembre 2013). Aggiornamenti, dettagli, regole e informazioni sul concorso The Housing Act: www.close-closer.com e www.housing-act.com Aggiornamenti: @Close_Closer. Maggiori informazioni sulla lotteria di Sergio e Mónica ad Andorra: www.sorteigduplexandorra.com