La casa, battezzata Homeshell (“involucro abitativo”), è stata costruita nel cortile Annenberg della Royal Academy, in occasione della mostra Richard Rogers RA: Inside Out ma anche con lo scopo di suscitare un dibattito su come l’innovazione architettonica e quella edilizia possano contribuire congiuntamente a rispondere alle esigenze britanniche nel settore dell’abitazione. L’edificio di tre piani e mezzo viene consegnato con un autotreno sotto forma di pannelli piani che richiedono solo 24 ore per essere montati sul sito. La Homeshell è costruita con un sistema edilizio denominato Insulshell (messo a punto dal SIG, Sheffield Insulation Group, e dalla Coxbench). Il sistema è talmente adattabile da poter essere usato per numerose tipologie edilizie, dalle abitazioni monofamiliari alle case d’appartamenti, dalle scuole alle fabbriche, ai centri sanitari. Esempi di questa soluzione sono visibili nel progetto residenziale dello studio Rogers Stirk Harbour + Partners di Oxley Woods, a Milton Keynes, ma il progetto ora è stato ulteriormente elaborato dallo studio, mentre il SIG ha migliorato le prestazioni del sistema per renderlo ancor più efficiente dal punto di vista energetico, più sostenibile e più adattabile. Il Velodromo olimpico di Londra 2012 è stato anch’esso costruito con questo metodo.
RSHP: Homeshell
Per la mostra di Richard Rogers Inside Out, allestita alla Royal Academy di Londra, lo studio Rogers Stirk Harbour + Partners ha progettato una casa di tre piani ecologicamente sostenibile, per promuovere il dibattito su un’edilizia residenziale popolare più economica.
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- 23 agosto 2013
- London
La Homeshell si presta a ogni collocazione ed è particolarmente adatta ai siti difficili, con forti connotazioni urbane e di piccole dimensioni, compresi quelli dove il peso può essere importante (come sopra le gallerie e i sovrappassi della metropolitana). Grazie alla possibilità di costruire su siti urbani dismessi aumenta la quantità di abitazioni che è possibile realizzare usando i sistemi di trasporto e i collegamenti infrastrutturali preesistenti, invece di invadere la cintura verde.
La velocità di costruzione implica che la Homeshell limita interruzioni, disordine e rumore sul sito, e ne fa una soluzione rispettosa del quartiere circostante adatta a progetti di riqualificazione e ampliamento delle aree urbane. È possibile realizzare ampliamenti rapidi ed efficienti di edifici scolastici, oppure abitazioni su piccoli siti interstiziali anche fittamente circondati da costruzioni preesistenti. Si possono costruire edifici di sei piani (da 24 appartamenti) in meno di un mese. In Gran Bretagna c’è urgente bisogno di accrescere il numero delle abitazioni, un’esigenza che questo sistema permette di soddisfare molto più rapidamente che con i metodi tradizionali. Il costo inferiore (rispetto alle tecniche edilizie tradizionali) significa che questo sistema è in grado di favorire il varo di programmi di edilizia popolare in cui l’efficienza economica è particolarmente importante, offrendo la possibilità di realizzare abitazioni per famiglie attualmente sistemate in rifugi o in camere d’affitto, oppure iscritte a lunghe liste di attesa.
Homeshell, unendo la rapidità di costruzione alla possibilità di smontaggio, presenta grandi possibilità in relazione ai siti provvisori. Attualmente in Inghilterra ci sono 32.400 ettari di terreni dismessi non utilizzati, per alcuni dei quali sono previsti piani edilizi futuri (diciamo a dieci anni da oggi) ma che nel frattempo possono fornire abitazioni in aree urbane già ben collegate sia dal punto di vista dei trasporti sia da quello delle possibilità di lavoro.
Dopo l’esposizione della Royal Academy la casa sarà smontata e riusata nel quadro di un progetto di edilizia popolare in collaborazione con l’YMCA London South West: l’ Y:Cube Housing Project.
Date: dal 13 agosto all’8 settembre 2013
Ubicazione: Royal Academy of Arts, Londra
Progetto architettonico: Rogers Stirk Harbour + Partners
Gruppo di progetto: Philip Dennis, Robert Fiehn, Sarah Gaventa, Ivan Harbour, Kinga Koren, Vicki MacGregor, Lucie Olivier, Andrew Partridge, Richard Rogers, Jenny Stephens
Produttore: Insulshell