Bikini words

Nils Clauss mostra le condizioni di vita dei lavoratori nelle fabbriche coreane durante l’espansione industriale degli anni Settanta e Ottanta, che hanno dato origine a un nuovo vocabolario.

Bikini Words è un video realizzato da Nils Clauss per il Geumcheon District Office, un quartiere urbano di Seoul.

Il video è stato commissionato da Yongsung Kim, il fondatore di Design Studio Kerb, e Jinbop Wee, di Urban Intensity Architects, in occasione di una mostra che voleva raccontare attraverso l’architettura, il design, la fotografia e il cinema come il Geumcheon District è stato modellato nel corso degli “anni del miracolo” e della rapida crescita economica della Corea del Sud a partire dal 1960 fino a metà degli anni Novanta.

Il Geumcheon District fa parte della G-Valley, una zona di Seul, che comprende i quartieri di Geumcheon, Guro e Gasan. Questa zona era nota per le sue attività industriali nel settore tessile e manifatturiero, nella sartoria e in altre industrie ad alta intensità di lavoro durante gli anni Settanta e Ottanta. Il progetto di Clauss parte da un indice di 99 parole – compilato dal ricercatore Hye Yeon Yoo della Soongsil School of Architecture – che risale a quegli anni e contiene parole o termini coniati dagli operai di quel periodo. Alcune di queste parole erano di recente invenzione, altre erano termini esistenti a cui era stato dato un nuovo significato. Alcune parole sono davvero coreane, altre sono Konglish, una forma di inglese coreano. Questo indice è così affascinante perchè non ha solo valore linguistico, ma anche di documento storico sociale che fa luce sulla vita dei cosiddetti “factory boys” e “factory girls” di quel periodo e delle dure condizioni in cui lavoravano. Le parole sottolineano anche l’importanza dell’educazione per gli operai, e il ruolo che la moda ha svolto come forma di evasione nei brevi periodi di tempo libero di cui godevano.

Nils Clauss, Bikini words

Insieme al suo produttore Kuiock Park Clauss ha studiato la lista di parole e ha cercato di costruire tra alcune di esse un tema che avesse un senso e creasse una sorta di racconto per il film. Con queste parole hanno creato una panoramica dei vari aspetti della vita dei lavoratori in un modo che fosse chiaro per un pubblico internazionale, per aiutarli a capire quello che stava succedendo in Corea in quel momento.  Gli otto termini scelti sono una miscela di nuove parole coreane e Konglish, che non hanno senso in nessuna delle due lingue madre. Questo spiega anche il titolo Bikini Words, un’espressione Konglish che fa riferimento a una delle espressioni chiave del corto: il Bikini Closet.

L’area oggi è completamente cambiata e ospita moltissimi immigrati cinesi, mentre la maggior parte degli operai coreani di quel periodo si trasferita in altre zone di Seoul.

Nils Clauss, <i>Bikini words</i>
Nils Clauss, <i>Bikini words</i>
Nils Clauss, <i>Bikini words</i>
Nils Clauss, <i>Bikini words</i>
Nils Clauss, <i>Bikini words</i>
Nils Clauss, <i>Bikini words</i>
Nils Clauss, <i>Bikini words</i>
Nils Clauss, <i>Bikini words</i>
Nils Clauss, <i>Bikini words</i>


Bikini Words
Sceneggiatore, regista, direttore della fotografia: Nils Clauss
Produzione dei contenuti in collaborazione con: Geumcheon District Office, Seoul
Produczione: Kuiock Park
Cast: Sunhee Han, Ohsoon Kim, Hansoon Kho, Changwoo Lee, Sunmi Kho, Youngmi Kim, Sangsoon Park, Yunku Kim, Jongsoo Kim, Youngim Kim
Narrazione: Youngim Kim
Assistente cineoperatore: Seongil Lee
Operatore: Seongil Lee, Nils Clauss
Elettricista: Hyohoon Park
Editor e colorista: Nils Clauss
Musica: Niello Tryst by Offthesky
Tecnico del suono: Minjae Lee
Sound Mixer: Udo Lee
Graphic Design: Design Studio Kerb
Grafiche animate: Jean Julien Pous
Supporto locale: Guro Industrial Complex Labor House, Shinheung Highschool, Dokang School, Geumgu School, Jeonju Film Commission, Napori Coffeeshop, Kwangjang Market, Piccadilly Club, Sibling Bathhouse, Chulsoon Lee
Supporto: Younggon Kho
Indice dei termini: Soongsil University Of Architecture
Ringraziamento speciale: Geumcheon District Office, Urban Intensity Architects, Jay Hubert, Neil Dowling
Dedicato ai lavoratori del Guro Industrial Complex che appaiono in questo video