“L’impostazione più radicale per la lotta contro l’ordine presente delle cose non venne nei venti anni tra le due guerre o dal comunismo, ma da un movimento ideologico-artistico: il surrealismo.” Descrive così Luigi Salvatorelli, noto storico e giornalista italiano, uno dei movimenti pittorici più rivoluzionari del XX secolo. Dal 22 Marzo al 30 Luglio 2023, il MUDEC di Milano ospiterà 180 opere tra dipinti, sculture, disegni e manufatti provenienti dalla collezione del museo Boijmans Van Beuningen di Rotterdam, in un dialogo tra tante altre opere della collezione permanente. Sogno e realtà, psiche, amore e desiderio, un nuovo modello di bellezza che ha coinvolto tutte le arti visive, anche la letteratura e il cinema. Il fascino per il bizzarro, l’incongruo e l’irrazionale.
Dalí, Magritte, Man Ray e il surrealismo. Capolavori dal Museo Boijmans Van Beuningen
Al MUDEC di Milano sarà in mostra fino al 30 luglio la collezione del museo Boijmans Van Beuningen di Rotterdam, in un dialogo tra tante altre opere della collezione permanente.
Courtesy Museum Boijmans Van Beuningen
Courtesy © Max Ernst by SIAE 2023
Courtesy © Wifredo Lam by SIAE 2023
Courtesy © Paul Delvaux Foundation by SIAE 2023
Courtesy © Salvador Dalí, Gala-Salvador Dalì Foundation by SIAE 2023
Courtesy © RENE MAGRITTE, by SIAE 2023
Courtesy © RENE MAGRITTE, by SIAE 2023
Coutesy © Salvador Dalí, Gala-Salvador Dalì Foundation by SIAE 2023
Courtesy Museum Boijmans Van Beuningen, Rotterdam
Courtesy © Meret Oppenheim by SIAE 2023
Courtesy Museum Boijmans Van Beuningen, Rotterdam
Courtesy Museum Boijmans Van Beuningen, Rotterdam
Courtesy © Leonora Carrington by SIAE 2023
Courtesy © Man Ray 2015 Trust by SIAE 2023
Courtesy © Salvador Dalí, Gala-Salvador Dalì Foundation by SIAE 2023
Courtesy © Man Ray 2015 Trust by SIAE 2023
Courtesy Museum Boijmans Van Beuningen, Rotterdam
Courtesy Museum Boijmans Van Beuningen, Rotterdam
Courtesy Museum Boijmans Van Beuningen, Rotterdam
Courtesy © Salvador Dalí, Gala-Salvador Dalì Foundation by SIAE 2023
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- Valentina Petrucci
- 06 marzo 2023
Ogni sezione della mostra è introdotta da una scultura determinate o un oggetto iconico, che dialoga con il visitatore invocando il tema specifico della sezione. Tra i tanti artisti in esposizione molti i nomi noti come René Magritte, che inizia il suo percorso artistico avvicinandosi prima al cubismo, poi al futurismo per approdare alla pittura surrealista che lo rese poi famoso. Magritte ritrae la realtà senza deformarla, cercando il mistero senza definizione, contemplando forme reali che prendono forma in luoghi reali pur conservano note oniriche. Incoronato dal grande pubblico come l’artista più celebre del surrealismo è però Salvador Dalí, anch’esso in mostra, definendosi così: “Il surrealismo sono io”. Un movimento artistico che fu prima di tutto un manifesto filosofico, un pensiero poetico, uno sguardo e un incanto su una realtà diversa, nuova, surreale.
André Breton, Manifeste du surréalisme. Poisson soluble, 1924
Max Ernst, Le couple, 1923
Wifredo Lam, Clarividencia, 1950
Paul Delvaux, La ville rouge, 1944
Salvador Dalí, Table solaire, 1936
René Magritte, La reproduction interdite, 1937
René Magritte, La maison de verre, 1939
Salvador Dalí, Couple aux têtes pleines de nuages, 1936
Piet Ouborg, Compositie (Composizione), 1931
Meret Oppenheim, Sous les résédas, 1955
Jacques Lacomblez, Déplier les énigmes, 2009
Jan Schlechter Duvall, Erotic, 1971
Leonora Carrington, Again, the Gemini are in the Orchard, 1947
Man Ray, Le témoin, 1941
Salvador Dalí, Vénus de Milo aux tiroirs, 1936
Man Ray, Cadeau/Audace, 1921
Unica Zürn, Komposition (Composizione), 1955
Eileen Agar, Seated Figure, 1956
Elsa Schiapparelli, Snuff, 1949
Salvador Dalí, Mae West Lips Sofa, 1938