Elon Musk, dallo spazio ai tunnel. Prima a Los Angeles, poi a Miami

Che sia nello spazio o sulla Terra, l'impresa del titano della tecnologia Elon Musk di aggirare il tempo e la distanza si avvicina di un altro passo alla materializzazione.   Questa volta accade a Miami, dove la sua impresa The Boring Company, specializzata nello scavo di tunnel, sta ottenendo il sostegno del sindaco Francis Suarez per un tunnel sotterraneo a 3km di profondità che collegherà i punti chiave della città.  

Simile per intenti e struttura al suo progetto pilota Dugout Loop a Los Angeles, il tunnel di Miami sposterebbe persone e merci solo con veicoli a zero emissioni, tagliando i tempi di pendolarismo e alleviando la congestione del traffico urbano per un costo minimo stimato intorno ai $30 milioni.   "Se il governatore e il sindaco vogliono che questo sia fatto, lo faremo", ha twittato Musk il mese scorso. L'approvazione del Consiglio non si è fatta attendere: "Questo potrebbe essere un progetto di punta", ha detto Suarez, "non solo per Miami ma per il mondo". Musk sostiene che il tunnel potrebbe essere completato entro sei mesi. 

Ma essendo la città eretta su un sottosuolo calcareo spugnoso che rende il suo terreno altamente dissolvibile, gli esperti sostengono che i costi potrebbero facilmente schizzare fino a $700 milioni. Inoltre, Miami è soggetta all'innalzamento delle acque, un altro elemento che potrebbe sconvolgere i calcoli di Musk. Nel 2018, per un progetto simile, i funzionari della contea di Miami-Dade hanno stimato un prezzo di $900 milioni e un tempo di costruzione di circa quattro anni.  Tuttavia, Musk è fermo sulla sua missione con The Boring Company - un successo da $120 milioni nel suo primo investimento esterno - verso l'esportazione di questa rete di tunnel sotterranei nelle maggiori città per stabilire un sistema di trasporto pubblico sotterraneo ad alta velocità a zero emissioni.   Sembra che, facendoci sognare un futuro senza traffico, il fondatore di Tesla ci stia convincendo ad andare sottoterra, lasciando la superficie aperta solo per i pedoni, i ciclisti, e le sue stesse basi per conquistarsi anche lo spazio.