La pandemia di coronavirus ha messo a nudo questioni che erano già oggetto di riflessione con un’accelerazione senza precedenti. Per questo Domus propone di ragionare, ancora a caldo, su quale sia la città che vogliamo.
Il mini corso si rivolge a studenti, professionisti e appassionati interessati a comprendere quali siano le possibili soluzioni e ragionare insieme a coloro che si stanno occupando di dare forma alle città, dove vive oramai più del 50% della popolazione umana e dove la pandemia si è mostrata con più virulenza.
Abbiamo invitato a parlarne tre architetti e un agronomo perché il legame tra città e alimentazione è uno dei temi cogenti emersi durante questi mesi.
Il primo mini corso, intitolato “Dove va la città, dopo il coronavirus”, si terrà venerdì 29 maggio sulla piattaforma Teams in due sessioni di due ore ciascuna: dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 17.
È possibile interagire con i relatori, fare domande e condividere commenti in diretta. Per partecipare è necessario avere un computer e una buona connessione internet. Il corso verrà registrato. Ci si può iscrivere qui fino al 26 maggio. Il corso sarà attivato al raggiungimento di un numero minimo di partecipanti.
Programma
10:00
Walter Mariotti, direttore editoriale Domus
Presentazione del mini corso
10.15
Claudia Mainardi, architetta
Fosbury Architecture, collettivo di architetti, Milano
10.45
Nicola Russi, architetto
Laboratorio permanente, studio di architettura, Milano
11.15
Giorgio Prosdocimi Gianquinto, professore ordinario di orticoltura, Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari, Università di Bologna.
Esperto in orticoltura urbana, parte della International Society for Horticultural Science (ISHS)
Ore 15
Stefano Ragazzo, architetto
Orizzontale, collettivo di architetti, Roma
15.30
Discussione aperta tra i relatori e con i partecipanti
Modera Simona Bordone – progetti speciali Domus
In apertura: courtesy Giovanni Hänninen, Milano Covid, viale Famagosta, Milano, aprile 2020
USM Haller si tinge di verde oliva
L'iconico sistema di arredamento modulare, si arricchisce di una nuova, elegante tonalità: il verde oliva. Una nuova nuance che si integra perfettamente con le altre della palette USM, offrendo infinite possibilità di personalizzazione.