È ormai dal 2000 che la Serpentine Gallery, la rinomata vetrina di arte moderna e contemporanea londinese, invita ogni anno un architetto di fama internazionale a progettare il suo padiglione estivo. Quest’anno la scelta è ricaduta sulla messicana Frida Escobedo. Sarà lei, infatti, a progettare il “Serpentine Pavilion 2018”, che aprirà ai Kensington Gardens il 15 di giugno. Per il suo progetto, Frida Escobedo ha pensato ad un cortile composto da due aree rettangolari racchiuse da pareti vedo-non-vedo di colore grigio scuro realizzate con semplici tegole di cemento – un’interessante reinterpretazione della celosia, una tipologia di parete molto ariosa tipica dell’architettura residenziale messicana.
Attraverso l’uso di materiali comuni, solitamente impiegati per i tetti delle case inglesi, e la decisione di allineare a Nord l’asse del cortile interno – un riferimento storico al meridiano primo all'Osservatorio Reale di Londra – , la struttura progettata dall’architetto messicano non manca di integrare un tocco spiccatamente britannico. Inoltre, una tettoia a specchio leggermente incurvata e una piscina triangolare incorporata nel pavimento regaleranno al padiglione un’atmosfera suggestiva fatta di riflessi e geometrie, trasformandolo così in una specie di orologio tridimensionale alimentato da un accattivante gioco di luci e ombre.
Il padiglione, che ospiterà un caffè e un ricco programma di eventi d’arte, architettura, musica, cinema e danza, “promette di diventare un luogo sia di riflessione che di incontro. Con il suo progetto coraggioso, Frida ridefinisce il ruolo degli spazi pubblici,” hanno affermato Hans Ulrich Obrist e Yana Peel, rispettivamente direttore e amministratore delegato della Serpentine Gallery.
Nata a Città del Messico nel 1979, Frida Escobedo è il 18esimo architetto – e il più giovane – chiamato a rivestire il prestigioso incarico, la cui edizione inaugurale nel 2000 ha visto la nomina di Zaha Hadid. Da anni i suoi progetti dominano il palcoscenico dell’architettura internazionale: dalla collaborazione, non ancora trentenne, con Herzog & de Meuron, alla partecipazione alla Biennale di Venezia nel 2012 e 2014 e alla Triennale di Lisbona del 2013, fino alla conquista dell’ambitissimo “AR Emerging Architecture Award” nel 2016.