È ufficiale: il nuovo direttore di Domus è Michele De Lucchi. Il primo numero firmato dal celebre progettista sarà reperibile, in Italia e all’estero, a partire dall’8 gennaio 2018. Mentre è già in edicola il manifesto di intenti di De Lucchi, pubblicato insieme allo speciale monografico a lui dedicato e allegato al numero di Domus di dicembre: una vera e propria locandina da collezionare. L’architetto anticipa, tra le altre cose, che “la mia Domus sarà dedicata agli oggetti, al loro valore e ai loro significati”.
Michele De Lucchi non nasconde una certa emozione per questa nuova avventura, ricordando come il suo legame con Domus risalga ai tempi dell’università. Sotto la sua guida, il giornale si concentrerà su alcune parole chiave (come ribellione, silenzio, emozione, caos: una per ogni numero). E lo farà attraverso discipline diverse, in dialogo tra loro; non solo architettura, design e arte contemporanea, ma anche antropologia, economia, meteorologia, filosofia.
“Riflettere sugli oggetti”, spiega De Lucchi, “significa riflettere sull’uomo e sulla società, perché siamo l’unico animale capace di immaginare e costruire oggetti”. Un approccio innovativo e di grande interesse, che considera la capacità dell’essere umano di progettare come un unico gesto di creazione, che si tratti di lampade o edifici. Un’indagine che si concentrerà sul senso e sul valore delle cose, oltre che sulla relazione tra uomo e oggetti, di qualunque scala essi siano.
Con questa direzione si inaugura una nuova decade di straordinaria importanza per lo storico magazine fondato nel 1928: per arrivare al traguardo dei 100 anni nel 2028, si avvicenderanno alla guida di Domus 10 grandi architetti per 10 anni. Ognuno firmerà 10 numeri: ecco spiegata la formula 10x10x10=100 che illustra il prossimo ciclo della rivista. Un progetto ambizioso, che verrà coordinato insieme a tutto l’universo Domus da Walter Mariotti.
“L’evoluzione di Domus s’inserisce nell’evoluzione dei magazine globali più innovativi, che si propongono come piattaforme esperienziali differenziandosi dall’informazione fruibile sulla rete, con cui dialogano à rebours. Domus diventerà quindi un sistema sempre più articolato e indipendente, capace di dare ai singoli architetti uno strumento per diffondere la loro visione”, spiega Mariotti, direttore editoriale a partire dal mese di settembre 2017.
Il nuovo progetto grafico della rivista Domus, così come accaduto per il sito domusweb.it, porta la firma di Mark Porter, uno dei maggiori studi al mondo specializzati in news design. Possiamo anticipare che il nuovo giornale riserverà non poche sorprese anche da questo punto di vista, con più spazio dedicato a immagini e fotografie e una riorganizzazione dei contenuti stessi.
Un nuovo ciclo di grande cambiamento, per Domus. Lo ha fortemente voluto Maria Giovanna Mazzocchi, Presidente di Editoriale Domus, che ringrazia “Nicola Di Battista per l’ottimo lavoro alla guida di Domus di questi ultimi anni”. E aggiunge: “sono felice di annunciare l’arrivo di Michele De Lucchi alla direzione. Michele De Lucchi rappresenta l’eccellenza della progettualità italiana capace di una visione internazionale, e il suo lavoro dimostra quanto sia fecondo il dialogo tra architettura, design e arte. Tutti elementi vicini allo spirito di Domus e sono sicura sia la persona giusta per inaugurare questo nuovo ciclo di vita della rivista”.