Circa la metà dei mattoni è in vetro trasparente mentre i restanti spaziano tra una gamma di ventisei colori, risultato di una tecnica per cui ogni mattone contiene un effetto “tempesta”: un turbinio di colori, pur rimanendo trasparente. In questo progetto i singoli mattoni rappresentano i moduli di un caos contenuto. L’artista combina i mattoni per comporre ciò che da lontano sembra un modello pittorico astratto ma che, a un esame più attento, rivela mondi inaspettati di particolari. I tenui blu, verdi, rosa, grigi e marroni della tavolozza sono tratti dai colori utilizzati nell’arte vetraria romana del primo secolo creati dalla presenza di zolfo, rame, manganese e altri metalli e minerali.
fino al 30 novembre 2018
Pae White, Qwalala
Le Stanze del Vetro
Isola di San Giorgio Maggiore, Venezia