Pae White: Qwalala

Nell’installazione di Pae White per Le Stanze del Vetro, a Venezia, ogni mattone è unico, frutto delle conformazioni imprevedibili proprie del processo di produzione. #BiennaleArte2017

Pae White, Qwalala, Le Stanze del Vetro, Venezia, 2017
In concomitanza con la 57. Esposizione Internazionale d’Arte – La Biennale di Venezia, la nuova monumentale scultura dell’artista americana Pae White, Qwalala, aprirà al pubblico sull’Isola di San Giorgio Maggiore, a Le Stanze del Vetro. Qwalala è un muro curvo, realizzato con dei “lingotti” di vetro, lungo 75 metri e alto di 2,4 metri. Le migliaia di mattoni di vetro impiegati per realizzare Qwalala sono stati colati a mano dall’azienda veneta Poesia Glass Studio. Ciascun mattone è unico, frutto delle conformazioni imprevedibili e variabili proprie del processo di produzione artigianale.

 

Circa la metà dei mattoni è in vetro trasparente mentre i restanti spaziano tra una gamma di ventisei colori, risultato di una tecnica per cui ogni mattone contiene un effetto “tempesta”: un turbinio di colori, pur rimanendo trasparente. In questo progetto i singoli mattoni rappresentano i moduli di un caos contenuto. L’artista combina i mattoni per comporre ciò che da lontano sembra un modello pittorico astratto ma che, a un esame più attento, rivela mondi inaspettati di particolari. I tenui blu, verdi, rosa, grigi e marroni della tavolozza sono tratti dai colori utilizzati nell’arte vetraria romana del primo secolo creati dalla presenza di zolfo, rame, manganese e altri metalli e minerali.

Pae White, Qwalala, veduta dell'installazione, Le Stanze del Vetro, Venezia, 2017
Pae White, Qwalala, veduta dell'installazione, Le Stanze del Vetro, Venezia, 2017
Il titolo dell’opera, Qwalala, è un termine coniato dalla tribù di nativi americani Pomo che significa “luogo in cui scende l’acqua” e fa riferimento al corso serpeggiante del fiume Gualala nella California del nord che l’opera vuole richiamare, sia nella struttura sia nel layout. Il gioco di luce sempre mutevole del muro ricorda il continuo variare del colore e della temperatura delle acque del fiume nel loro percorso verso l’Oceano Pacifico. Inoltre, il nome stesso di “Qwalala”, quando viene pronunciato, evoca l’esperienza viscerale del corpo mentre si sposta lungo il muro e segue le sue curve.
Pae White, Qwalala, veduta dell'installazione, Le Stanze del Vetro, Venezia, 2017
Pae White, Qwalala, veduta dell'installazione, Le Stanze del Vetro, Venezia, 2017

fino al 30 novembre 2018
Pae White, Qwalala
Le Stanze del Vetro
Isola di San Giorgio Maggiore, Venezia

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