Pierre Chareau

Al Jewish Museum di New York, oltre 180 opere poco note di Chareau, ambientate nelle scenografie disegnate da Diller Scofidio + Renfro, ricreano il contesto funzionale e sociale del suo lavoro.

Mostrando arredi rari, apparecchi d’illuminazione e progetti d’interni, oltre ai disegni per la straordinaria Maison de Verre, la casa di vetro completata a Parigi nel 1932, l’esposizione “Pierre Chareau: Modern Architecture and Design” raggruppa al Jewish Museum di New York oltre 180 opere provenienti da importanti collezioni pubbliche e private in Europa e negli Stati Uniti. Il percorso affronta anche la vita e l’opera di Chareau a New York, dove l’architetto era arrivato durante la Seconda Guerra Mondiale, tra cui la casa progettata per Robert Motherwell nel 1947 a East Hampton, Long Island.

Vista della mostra “Pierre Chareau: Modern Architecture and Design”, The Jewish Museum, New York. In apertura e sopra: Attraverso diverse tecnologie – proiezioni video, realtà virtuale, installazioni digitali e film – utilizzate all'interno delle gallerie espositive, DS + R ha ricreato le atmosfere funzionali e sociali dell'opera di Chareau

“Pierre Chareau: Modern Architecture and Design” è organizzata in quattro sezioni principali. La prima, dedicata ai progetti dei mobili di Chareau, mette in mostra sei raggruppamenti di arredi creati dall’architetto per diversi spazi abitativi; proiezioni video creano l’illusione del loro uso. La seconda sezione prende in esame l’attività di Pierre e Dollie Chareau come di collezionisti d’arte, con le opere di loro proprietà o utilizzate negli interni da lui progettati. Nella terza sezione, la realtà virtuale viene utilizzata per immaginare quattro spazi progettati da Chareau. La quarta e ultima sezione è dedicata al suo capolavoro architettonico, la Maison de Verre di Parigi, parzialmente ricsotruita con tecnologia digitale. Attraverso questi disegni e ricostruzioni, i visitatori della mostra possono sperimentare due dimensioni fuse: quella degli oggetti reali presentati nello spazio museale, e quella (sovrapposta) delle immagini digitali ricreate con la realtà virtuale.

Vista della mostra “Pierre Chareau: Modern Architecture and Design”, The Jewish Museum, New York. Nell'ultima sezione, DS + R ha creato un nuovo punto di vista dinamico della Maison de Verre, come se fosse una casa moderna in un ambiente urbano densamente abitato

Attraverso il suo originale linguaggio artistico, Chareau si è stabilito all’incrocio tra tradizione e innovazione, diventando una figura di grande importanza nel design del XX secolo. La mostra del Jewish Museum colloca Chareau nel contesto del periodo tra le due guerre a Parigi, mettendo in evidenza la sua cerchia di clienti influenti, l’impegno con gli artisti più importanti del periodo, e i disegni per l’industria cinematografica. L’attività dei coniugi Chareau nella promozione e supporto dell’arte sarà un altro aspetto importante della mostra, che riunisce parte della loro collezione di pitture, sculture e disegni di artisti importanti quali Mondrian, Modigliani, Motherwell, Lipchitz, e Orloff.

Vista della mostra “Pierre Chareau: Modern Architecture and Design”, The Jewish Museum, New York. Nella prima sezione, DS + R ha utilizzato proiezioni e schermi posizionati strategicamente per creare l'illusione che, oltre al pubblico del museo, la mostra fosse popolata anche da visitatori-fantasma

Tra le due guerre, Chareau progettava principalmente per una élite urbana colta, e molti dei suoi clienti erano ebrei. Con l’occupazione tedesca di Parigi nel 1940, i suoi molti clienti ebrei furono costretti a emigrare. Chareau, la cui moglie Dollie Dyte Chareau era ebrea e la cui madre proveniva da una famiglia sefardita, fuggì negli Stati Uniti. La mostra esplora anche le conseguenze durature della fuga di Chareau dalla persecuzione nazista, con la conseguente perdita di molte delle opere da lui progettate durante e dopo la Seconda Guerra Mondiale, e prova a ricostruire la sua carriera mentre era in esilio a New York negli anni Quaranta.

Vista della mostra “Pierre Chareau: Modern Architecture and Design”, The Jewish Museum, New York

Commentando il lavoro di Chareau e a proposito del progetto di allestimento, Elizabeth Diller socio fondatore di DS+R, ha osservato: “La mostra è l’occasione per riscoprire una figura significativa per la formazione di ogni architetto, conosciuto da sempre attraverso il suo capolavoro, la Maison de Verre. Questa mostra è una rara opportunità di vedere gran parte della produzione creativa di Chareau riunita in un unico luogo. La sfida di questo progetto di allestimento è stata quella di fornire uno scenario multiforme, che mettesse in risalto – senza sovrastarla – la sua eccezionale padronanza del dettaglio. Studiando i mobili di Chareau, i suoi interni e i suoi progetti effimeri, siamo stati in grado di assorbire e rappresentare la sua voce peculiare, che ha avuto ancora poco risalto negli Stati Uniti”.

Vista della mostra “Pierre Chareau: Modern Architecture and Design”, The Jewish Museum, New York
Vista della mostra “Pierre Chareau: Modern Architecture and Design”, The Jewish Museum, New York
Vista della mostra “Pierre Chareau: Modern Architecture and Design”, The Jewish Museum, New York
Vista della mostra “Pierre Chareau: Modern Architecture and Design”, The Jewish Museum, New York
Vista della mostra “Pierre Chareau: Modern Architecture and Design”, The Jewish Museum, New York
Vista della mostra “Pierre Chareau: Modern Architecture and Design”, The Jewish Museum, New York
Vista della mostra “Pierre Chareau: Modern Architecture and Design”, The Jewish Museum, New York
Vista della mostra “Pierre Chareau: Modern Architecture and Design”, The Jewish Museum, New York
Vista della mostra “Pierre Chareau: Modern Architecture and Design”, The Jewish Museum, New York


4 novembre 2016 – 26 marzo 2017
Pierre Chareau: Modern Architecture and Design
The Jewish Museum
1109 Fifth Avenue at 92nd Street, New York
Curatore
: Esther da Costa Meyer
Progetto di allestimento: Diller Scofidio + Renfro