Pierre Paulin

Con oltre cento pezzi tra arredamento, disegni, modelli e archivi, il Centre Pompidou presenta una restrospettiva sui 50 anni di attività del designer francese Pierre Paulin.

Il Centre Pompidou presenta la prima grande retrospettiva curata da Cloé Pitiot dedicata al lavoro di Pierre Paulin, il designer francese che ha lasciato il suo segno distintivo nel design del XX secolo, contribuendo alla nascita di un nuovo stile di vita.

In apertura: Pierre Paulin, Banquette Dos à dos, 1967. Qui sopra: Fauteuil du salon de Tableaux, Palais de l'Elysée, 1971–1972. Foto Isabelle Bideau

Le creazioni di Pierre Paulin, tra cui mobili e prodotti di design industriale, variano dalle forme semplici a quelle più spettacolari, sempre con l’obiettivo di servire il corpo, fornendo comfort e accoglienza. I suoi pezzi riflettono il fascino che il designer aveva per le innovazioni tecnologiche, come per lo sviluppo di tessuti elasticizzati e plastiche stampate a iniezione.

Pierre Paulin, Siège 577 dit Tongue, 1967

Questa retrospettiva mostra alcuni pezzi chiave di Paulin che non sono mai stati mostrati al pubblico, tra cui il Coupé aux Nénuphars, la plafoniera Araignée e la scrivania Bonheur du Jour, insieme ad altri oggetti ormai iconici, come le sedute Tripode Cage, Mushroom e Tongue. La mostra si focalizza anche sui progetti che non sono mai stati messi in produzione o che sono stati autoprodotti dal designer.

Pierre Paulin, Fauteuil F582, meglio nota come Ribbon Chair, 1966
Pierre Paulin, Fauteuil CM 170, meglio nota come Tripode cage, 1955
Pierre Paulin, Tapis Siège, 1980


fino al 22 agosto 2016
Pierre Paulin
Centre Pompidou
piazza Georges-Pompidou, Parigi