– Con Madre Pane Roberto Sironi renterpreta in maniera simbolica e ornamentale la tradizione di timbrare il pane portato a cuocere nei forni comuni.
– Rompendo la sequenza dei piatti di un menu tradizionale, Food Line di Martín Azúa propone un nuovo rituale che impatta sulla preparazione dei piatti, sul servizio e sul comportamento degli ospiti.
– Allestito in un edificio vittoriano a Londra, “Alcoholic Architecture” di Bompas & Parr è un sistema di climatizzazione alcolica in cui si fondono meteorologia e arte del cocktail.
– Una forchetta per prendere il riso un granello alla volta, un cucchiaio troppo largo, uno forato, e un coltello debole: con il suo assurdo set di posate Firdaws Fourcroy ci rende schizofrenici, interrompendo i rituali quotidiani e riportandoci a uno stato improduttivo.
– Il progetto di chmara.rosinke Cucina futurista 2.0 incoraggia gli chef a cercare nuovi approcci, lavorando a stretto contatto con i progettisti.
– Il duo di designer di Monaco, Emmy Galle e Bruno Winter ha ideato Comeback, un progetto per il riutilizzo di pezzi spaiati di posate, unificate da uno smalto monocromo.
– Con Pètra Make that studio e Improntabarre reinterpretano un oggetto della tradizione siciliana, oggi relegato a souvenir, trasformandolo in oggetto da tavola contemporaneo.
– In Portion Distortion Studio José de la O esplora come il product design influenza i modelli alimentari attraverso una collezione di oggetti ipotetici, ciascuno pensato per uno specifico disturbo alimentare.
– Con il progetto per un distributore di latte e una piccola tazza 5.5 design studio vuole ricollegare i consumatori ai produttori e tornare al vero sapore dei prodotti naturali.

L’Accademia Tadini sul lago d’Iseo rinasce con Isotec
Il sistema termoisolante Isotec di Brianza Plastica ha giocato un ruolo cruciale nel restauro di Palazzo Tadini, capolavoro dell'architettura neoclassica lombarda e punto di riferimento per il mondo dell'arte.