Edificio a Caserta

L’edificio su cui si è intervenuti risale a uno dei primi insediamenti della città di Caserta tra il XVIII e il XIX sec.; si presenta come un’unità ben definita che si relaziona con gli altri edifici costituenti l’attuale cortina edilizia attraverso la facciata principale su Via S. Agostino e quella che insiste sulla corte interna.

L’intervento prioritario è stato quello di un imponente consolidamento strutturale, dettato dalla volontà di evidenziare la natura storica del fabbricato: un edificio di modeste entità con caratteristiche e dimensioni di una dimora popolare. L’intera massa del corpo di fabbrica, composta sia da materiale tufaceo che da pietrame derivanti dalle vicine cave, si è dimostrata sin dai primi saggi effettuati ben compatta e dallo spessore notevole, anche in corrispondenza dei piani superiori. La consistenza è tale che lo spazio abitativo sembra derivare da un processo di erosione e di scavo di un “pieno”, piuttosto che dalla delimitazione di un vuoto.

L’accesso originale al primo piano rimandava a due spazi modesti che confluivano, nella parte opposta, in un ambiente le cui caratteristiche dimensionali e di illuminazione erano più adatte per uno spazio da adibire alle funzioni living. La scelta è stata quella di seguire tale impostazione,  intervenendo con delle soluzioni che permettessero, attraverso delle correzioni percettive dello spazio, di essere guidati e accompagnati naturalmente nella centralità della casa.

Le spesse mura che per tre lati delineavano lo spazio abitativo sono state integrate da una quarta parete che, sia nelle dimensioni fisiche che nell’impatto visivo, presenta le medesime proporzioni; un elemento di compressione per accelerare il passaggio, senza tuttavia penalizzare la 
continuità dello spazio.

Al secondo piano del fabbricato, lo sforzo progettuale è stato quello di irrompere nell’orizzontalità espressa dallo spazio esistente, con una nuova direttrice verticale capace di proporne una percezione più dinamica. È sta quindi progettata una rampa di scale dalle proporzioni “eccezionali” per il collegamento con il secondo livello del duplex. La scala rende accessibile lo spazio del sottotetto, ampio e inondato di luce.

La facciata fronte-strada è stata arretrata, erodendo esternamente lo spazio dalla continuità dell’intera facciata per ricavarne un luogo di fruizione più intimo e riservato. La facciata interna del fabbricato risultava essere più intima, sia per le sue proporzioni sia il suo sviluppo, ed è diventata il fulcro della caratterizzazione dell’intero spazio della corte comune.

Nel caso della corte interna si è scelto di lavorare con la luce, assunta quale principio prioritario per riscrivere l’identità del luogo. La tradizione delle persiane napoletane, diffuse in tutto il centro storico, è stata amplificata e concettualizzata attraverso la progettazione e la realizzazione artigianale di un sistema di brise soleil.

Per integrare le percezioni e le sollecitazioni del contesto urbano di riferimento, nel prospetto che affaccia su via S. Agostino sono state allineate le bucature sulla facciata, e ridisegnate le aperture sottolineate da modanature in negativo.

Edificio a Caserta
Tipologia: ristrutturazione
Architetto: Luigi Cafiero
Team di progetto: Maria Angela Rea, Pasquale Di Lorenzo, Rita Brighel
Collaboratori: Niroscia Pagano, Alessandra Pette, Laura Capotosto
Cliente: Società Overall & Consulting S.r.l.
Completamento: 2013