Il progetto finale di Marta Monge per il Master in Industrial alla Central Saint Martins, Border Crossings, esplora il fenomeno dell’immigrazione clandestina, concentrandosi sui migranti sub-sahariani e maghrebini e sui pericolosi viaggi che devono affrontare, inseguendo il sogno europeo.
Attraversare i confini
Per il suo provocatorio progetto di tesi alla Saint Martins Marta Monge immagina gli oggetti che un clandestino potrebbe progettare per attraversare le frontiere europee.
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- 10 luglio 2015
- Londra
Il progetto stravolge la tradizionale visione dell’immigrazione clandestina fornita dai media creando uno sviluppo immaginario, ma realistico, della situazione.
Border Crossing esagera l’isteria pubblica e la paura che alimentano i sentimenti antimigratori, raffigurante il migrante come una minaccia in agguato al di fuori delle porte europee. Marta Monge esplora il punto di vista del migrante, guardando il viaggio verso l'Europa e le molte prove che lo status di “clandestinità” comporta. Il risultato è una serie di oggetti alterati, che esplorano le potenzialità di soluzioni progettuali ad hoc. Ognuno di essi rappresenta una frontiera e cerca di incapsulare in funzione, materiali ed estetica gli ostacoli da superare per attraversare un confine preciso. Dietro di loro, non c’è un designer, ma un immigrato illegale, determinato a completare il suo viaggio.
Border Crossing
Design: Marta Monge
Università: Central Saint Martins