Il padiglione nepalese a Expo 2015 offre ai visitatori una riflessione basata sulla cultura, sull’anima e sull’espressione del Nepal, focalizzandosi sulla ricca biodiversità nepalese, la cultura alimentare e sulle sue risorse, così come sull’importanza di uno sviluppo sostenibile.
Padiglione Nepal
Riprendendone le tipiche forme architettoniche e coinvolgendo gli artigiani del legno, il padiglione nepalese a Expo racconta la stretta relazione di questo Paese con le montagne.
View Article details
- 03 giugno 2015
- Milano
Partendo dal Decumano il percorso di visita si scinde in due percorsi che si intrecciano: una morbida rampa e i gradini. Questa articolazione crea successivi terrazzamenti che coinvolgono il visitatore nell’atmosfera tipica della montagna Nepalese. Il percorso, che rappresenta l’atto di purificazione per salire al tempio, introduce il visitatore alle diverse aree tematiche e, con la visione di successivi tempietti collocati lungo le rampe, alterna momenti di partecipazione e di intrattenimento ad aree espositive.
All’apice di questo cammino si sviluppa un ampia terrazza pensata come luogo di relazione. È il punto più alto a cui si può accedere, e apre la visuale al tempio principale, che appare come un’enorme scultura progettata e costruita da scalpellini locali, ricca di decorazioni lignee, specialmente nei vari tetti che ne costituiscono la copertura.
Intorno al tempio principale prende forma lo stupa, un’originale sistema costruttivo in legno lamellare ricoperto verso l’esterno da una parete ventilata composta da una pelle isolata e in pannelli in fibra di roccia completamente bianchi. Lo stupa è caratterizzato da una grande quinta scenografica ed è stato progettato come uno spazio globale e avvolgente.
Padiglione Nepal, “La sicurezza alimentare e sostenibilità per lo sviluppo”, Expo Milano 2015
Progetto preliminare e committente: IEG – Implementing Expert Group pvt. Ltd.
Progetto definitivo ed esecutivo: Corrado Bina, Metropolitana Milanese S.p.A.
Collaborazione alla progettazione: BGGarchitettura (Luca Bonatti, Raffaella Gambadoro, Walter Giani)