L’editoriale di aprile si rivolge ai giovani, ai ventenni, rivendicando per loro lo spazio e il tempo necessario a crescere senza le pressioni che il mondo di oggi esercita su tutti noi.
Domus 990 è in edicola
Nel numero di aprile: il negozio di Miu Miu a Tokyo di Herzog & de Meuron, l’Aga Khan Museum a Toronto di Fumihiko Maki+Maki and Associates, Casa Scalesciani in Sardegna di Alberto Ponis e la mostra di Domus “Storie di ventenni” che racconta gli anni giovanili di dieci affermati designer.
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- 17 aprile 2015
Nel mese della Milano Design Week Domus presenta il duo anglo-americano – Sam Hecht e Kim Colin – di Industrial Facility che affronta la definizione dei parametri della bellezza di un prodotto industriale; Silvana Annicchiarico, direttrice del Triennale Design Museum racconta l’ottava edizione dell’allestimento, che ritrova la propria vocazione narrativa, con la ricostruzione dell’epopea degli elettrodomestici; il progetto di King e Miranda per una piastrella forata che consente il passaggio della luce e ripartizioni spaziali permeabili. Maria Luisa Frisa recensisce la mostra sul capo forse più rappresentativo di Gianfranco Ferré, la camicia bianca; mentre Hella Jongerius racconta il suo approccio al design e ribadisce l’importanza del progetto sviluppato su scala umana, partendo dallo studio dei materiali e dalla cura dei dettagli.
La mostra “Youthful Stories, Storie di ventenni”, l’evento Domus che inaugura il nuovo Spazio Domus in città, è raccontata sulla rivista diventandone il catalogo. Dieci designer che raccontano i loro vent’anni.
I progetti comprendono il nuovo negozio per Miu Miu a Tokyo di Herzog & de Meuron, l’Aga Khan Museum di Toronto, il primo museo di arte islamica del Nord America, di Fumihiko Maki+Maki and Associates e Casa Scalesciani progettata negli anni ’70 da Alberto Ponis in Sardegna. L’università questo mese è quella di Lubiana, fondata un secolo fa con la nascita della Jugoslavia, sotto la guida di Ivan Vurnik, con due padri spirituali d’eccezione come Jože Pležnik ed Edvard Ravnikar, la facoltà di Architettura di Lubiana ha sempre fatto della pratica professionale il nucleo della sua offerta formativa. Due professori che insegnano agli antipodi, Francesco Cellini a Roma e Shigeru Ban a Kyoto offrono ai loro studenti, il primo razionalità e intuizione, il secondo le tecniche e la grande esperienza di autocostruzione di strutture temporanee. In aprile la città da esplorare è Matera con gli occhi di Amerigo Restucci: non solo la città dei Sassi ma anche quella moderna degli architetti che dagli anni ’50 l’hanno disegnata. Nell’elzeviro Franco Bernabè si chiede quale sarà il rapporto tra le città e l’uomo con l’Internet delle cose che le trasforma in entità intelligenti.