Disegni su carta e su tavola (dal 1974 al 1996 circa), realizzati a grafite, matite colorate, pastello, penna, pennarello, inchiostro e acquerello, illustrano episodi della vita quotidiana, ne rievocano alcune vicende professionali e rintracciano le passioni come le inquietudini di Rossi.
Autobiografia Poetica
Da Antonia Jannone ventidue opere inedite, scelte dai figli di Aldo Rossi, presentano un lato privato ma strettamente connesso con il lavoro di progettista e teorico dell’architettura.
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- 10 novembre 2014
- Milano
Caffettiere, orologi, vasi, un gallo, qualche altro animale, qualche figura, una lettera, una signora in un giardino fino ad arrivare alle forme dell’architettura, rimandi diretti o di fantasia verso opere reali o solo immaginarie. Da Architetto pensando a una villa, dove un autoritratto riflessivo in veste di progettista ha come sfondo i progetti americani di case unifamiliari, a Il Vaso di vetro, delicata natura morta sul cui fondo è appeso un piccolo Teatro del Mondo.
Riflessioni poetiche che mescolano i momenti dell’architettura a quelli della biografia privata, come in Familia al Mare in cui non mancano le celeberrime cabine, o come nel piccolo disegno Senza titolo del 1993, dove la balaustra sul lago – forse dell’amatissima casa di Ghiffa? – introduce un momento di pausa nella concitazione di un’esistenza piena di viaggi, incontri, scrittura, studio, progetti e costruzioni.
La collaborazione tra Aldo Rossi e Galleria Antonia Jannone ha preso avvio alla fine degli anni Settanta, periodo in cui Rossi si affacciava al mondo internazionale con disegni e stampe già unici per composizione. Per questo nuovo appuntamento Antonia Jannone esplora, grazie alla collaborazione con Fondazione Aldo Rossi, un aspetto più personale e poetico della vita dell’architetto fatto di cose grandi e piccole.
dal 12 novembre al 16 dicembre 2014
Aldo Rossi
Autobiografia Poetica
Antonia Jannone
Disegni di Architettura
corso Garibaldi 125, Milano