"Fate come se foste a casa vostra" è lo slogan con cui il giovane designer Gio Tirotto ha firmato l'interior design della nuova catena di distribuzione automatica italiana Welcome Coffee. Contattato dai giovani imprenditori emiliani Matteo e Filippo Boselli (31 e 21 anni), entrambi eredi di una tradizione familiare che fin dal 1936 è esperta nel campo della ristorazione, ha dovuto rispondere ai quattro punti fondamentali del brief: familiarità, accoglienza, pulizia e qualità.
Per differenziarsi dal grande numero di distributori automatici che si sono ormai moltiplicati in tutte le città italiane, Welcome Coffee ha voluto associare la tipologia dello spazio commerciale e di servizio a un'immagine calda e intima, nel contesto di quelle piccole realtà provinciali dove i ritmi, la tradizione e le relazioni sono agli antipodi rispetto alla grande metropoli.
"I locali di distribuzione automatica sono di solito inospitali, freddi e tendono a ghettizzare la propria clientela: non avendo bisogno di personale addetto alla vendita, è un luogo necessariamente blindato, senza porte e senza infissi d'ingresso", spiega Gio Tirotto. Welcome coffee è aperto 7 giorni su 7 e 24h su 24, tiene in vendita 200 prodotti (tra cui prodotti di fascia medio-alta come quelli artigianali e biologici realizzati da aziende del territorio, come latte, yogurt, tisane, panini ecc.) e accoglie in sei mesi circa 40.000 persone di passaggio.
Welcome Coffee
Con il progetto di due Welcome Coffee, a Fiorenzuola e Fidenza, il giovane designer Gio Tirotto ripensa la tipologia dei distributori automatici giocando su linee grafiche semplici, che rimandano a uno spazio domestico intimo e piacevole.
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- 09 gennaio 2013
- Fiorenzuola
Queste particolari caratteristiche hanno condizionato l'intero progetto nelle due realizzaioni di Fiorenzuola e Fidenza. Il 50% della metratura del locale è destinato ai distributori automatici, menter l'altro 50% è un interno domestico, raccontato attraverso i particolari materiali e tecniche utilizzati. Il pavimento è stato realizzato con le ceramiche della collezione Pico di Mutina, una particolare piastrella che evoca il calore di un interno grazie alla texture superficiale simile a una moquette. Per le pareti, è stato utilizzato un rivestimento di piastrelle stampate ad hoc, posate una a una per ricomporre il disegno di una cucina o di un soggiorno, dove il segno grafico "fatto a mano", è personale e realizzato su misura.
"Non ho voluto invadere di grafiche fredde e commerciali nemmeno i distributori stessi, ma ho scelto invece di organizzarne le tipologie attraverso il disegno di arredi pensili che, al loro interno, hanno prodotti e oggetti funzionali al distributore sottostante, come se fossero aperti e si potesse vedere cosa c'è dentro", spiega il designer.
Il cestino per la raccolta differenziata è mimetizzato all'interno di un mobile in legno di rovere che, grazie a una serie di comode mensole d'appoggio, qualche quadro e un quotidiano offerto ai clienti, diventa una perfetta libreria book sharing, per scambiarsi i libri pubblicamente. Il logo rappresenta il buco della serratura che il negozio non può avere, ma che – nel nostro immaginario – comunica intimità, sicurezza, calore e casa, appunto.