Campo Baeza al Maxxi

Vent'anni di progetti di uno dei più grandi maestri dell'architettura spagnola ne svelano la dimensione più intima.

Un grande albero le cui foglie sono disegni, uno stagno da cui emergono immagini di progetti, una grande installazione che ricrea il paesaggio mentale di Alberto Campo Baeza: CAMPO BAEZA. EL ÁRBOL DE LA CREACIÓN – L'albero della creazione, terza esposizione monografica di Nature il ciclo articolato in quattro istallazioni con cui il MAXXI Architettura esplora altrettanti interpretazioni della ricerca architettonica contemporanea. Coprodotta dal MAXXI Architettura e da AC/E (Accion Cultural Española) con il contributo di TOTO GALLERY MA di Tokio, la mostra curata e allestita da Manuel Blanco è dedicata all'opera di uno dei più grandi maestri dell'architettura spagnola.

Alberto Campo Baeza crede nell'architettura come idea costruita, crede che le sue componenti principali siano la gravità che costruisce lo spazio e la luce che costruisce il tempo. È uno degli architetti spagnoli più puri e radicali, capace di costruire gli spazi delle sue opere con la sola luce naturale, capace nello stesso tempo di mutarli costantemente. Il suo modo di costruire pone l'uomo al centro della Natura offrendogli contemporaneamente un rifugio, un belvedere e un punto di vista sul paesaggio circostante. Sono architetture di grande intensità e di pura essenza, in cui nulla è superfluo e nulla manca e nelle quali il tempo si dilata. "La terza installazione di Nature — secondo Margherita Guccione, Direttore MAXXI Architettura — propone una variazione sul tema, lasciando al curatore la messa in scena dell'opera di Alberto Campo Baeza. La metafora dell'albero e le parole dell'autore restituiscono l'armonia tra paesaggio naturale e costruzione architettonica, dove i progetti dell'architetto spagnolo riescono a smaterializzarsi, fluttuare, vincere la gravità ed entrare in contatto con i ritmi propri della natura. "

Foto di apertura: Alberto Campo Baeza, Casa De Blas. Photo Hisao Suzuki. Qui sopra: allestimento della mostra al Maxxi.

"Alberto Campo Baeza è uno degli architetti spagnoli più puri e radicali. – afferma Manuel Blanco, curatore della mostra - La luce naturale è il materiale con il quale costruisce gli spazi delle sue opere. Le sue opere sono idee costruite. Crea immagini archetipiche potenti, icone dell'architettura contemporanea. In questa mostra ho desiderato analizzare il suo processo creativo, svelando la dimensione intima dell'architetto e il suo linguaggio, ciò che fa sì che Campo Baeza, costruendo "più con meno", sia uno dei grandi maestri dell'architettura contemporanea." La mostra che abbraccia 20 anni di produzione (dalla Casa Turégano del 1988 ai progetti del 2011) è articolata intorno al grande albero centrale, analizza il processo creativo del grande architetto, svelandone la dimensione più intima e il suo linguaggio. Come tutti i progetti scelti per NATURE anche il progetto di Alberto Campo Baeza riflette con uno spirito di narrazione poetica sulla naturale tendenza dell'uomo a pensare ad una natura "ricreata".

Alberto Campo Baeza, Caja Granada. Photo Hisao Suzuki

Nature è un programma pensato da Pippo Ciorra, Senior Curator MAXXI Architettura, per creare un dialogo tra il museo e alcune delle figure più interessanti dell'architettura contemporanea italiana e internazionale. Una esposizione "in quattro tempi" in cui i progettisti sono chiamati ad affrontare lo stesso tema e a confrontarsi con lo spazio del museo. Nelle singole installazioni gli architetti e, in questo unico caso il curatore, realizzano uno spazio specifico, capace di rappresentare il significato e il rapporto col tema NATURE, esponendo uno o più progetti incentrati su questo tema. Il tema Nature è stato scelto non solo per l'attualità della parola-concetto, ma anche come minimo comun denominatore dei quattro autori coinvolti (Francesco Venezia, West 8, Alberto Campo Baeza e UN Studio), da sempre impegnati ad esplorare il rapporto tra natura e artificio. L'ultima tappa della mostra NATURE avrà come protagonista UN Studio di Amsterdam - Ben Van Berkel e Caroline Bos - esponenti eccelsi di una tendenza che si muove con circospezione sul margine sottile tra natura, tecnologia e scienza. In occasione dell'inaugurazione, Alberto Campo Baeza terrà una conferenza sulla sua opera presso l'auditorium del Museo (giovedì 8 settembre ore 20,30 - INGRESSO LIBERO fino a esaurimento posti).

Allestimento della mostra al Maxxi.

Alberto Campo Baeza. Nato a Valladolid, vive a Madrid da quando iniziò a studiare Architettura. Allievo di Alejandro de la Sota è tutt'ora l'ordinario più anziano del Dipartimento di Progetto presso la ETSAM. Ha insegnato alla ETH di Zurigo, alla EPFL di Losanna e all'University of Pennsylvania, la PENN di Philadelphia, al BAUHAUS di Weimar e alla KANSAS State University. Ha realizzato progetti in tutto il mondo e quest'anno comincerà a costruire il MIA, Museum of Italian Art a New York. Il suo libro più famoso LA IDEA CONSTRUÍDA (L'IDEA COSTRUITA) è stato pubblicato più di 20 volte. I suoi progetti sono stati esposti nella CROWN HALL di Mies Van der Rohe, all'IIT di Chicago, all'Urban Center di New York e nella Basilica di PALLADIO a Vicenza.

Manuel Blanco, membro della Confederazione Internazionale dei Musei di Architettura (ICAM), è architetto, curatore, progettista e ordinario presso la ETSAM UPM di Madrid.Nel 2006 ha curato la mostra España [f.] Nosotras, las Ciudades allestita nel Padiglione della Spagna alla X Biennale di Architettura di Venezia. Ha inoltre curato mostre dedicate al lavoro di Alberto Campo Baeza, Santiago Calatrava e Peter Eisenman, presentate in tutto il mondo. Nel 2007, Manuel Blanco è stato il primo direttore del Museo Nacional de Arquitectura y Urbanismo de España. Quest'anno ha presentato a Mosca Una Ciudad llamada España sulle più significative posizioni architettoniche spagnole negli ultimi 10 anni.

Alberto Campo Baeza, Casa Olnick Spanu
Alberto Campo Baeza, Casa Gaspar. Photo Hisao Suzuki.