Giovedì 5 maggio alle ore 20.30, nell'ex Chiesa della Maddalena in via Sant'Alessandro a Bergamo, l'Associazione amici artista Franco Normanni in collaborazione con Ordine degli Architetti di Bergamo e Associazione The Blank – nel contesto della mostra antologica Spazi Composti di Franco Normanni – ospita l'iniziativa Architetti e artisti in dialogo. Ospiti della serata sono l'architetto Gianni Pettena e l'artista Ettore Favini, che dialogheranno sull'intenso rapporto tra arte e architettura. Gianni Pettena è da sempre convinto della vicinanza fra arte e architettura, tanto da ritenere che l'architettura è più vicina al linguaggio dell'arte concettuale che a quello delle metodologie progettuali. Si confronterà con Ettore Favini, che nella sua ricerca artistica indaga il rapporto con tra spazi, ambienti (funzioni, storia, identità) e natura, realizzando lavori site specific in cui forte è la commistione fra arte e architettura.
Architetti e artisti in dialogo
Gianni Pettena incontra Ettore Favini per un confronto sul rapporto arte e architettura, nel contesto della mostra su Franco Normanni.
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- 04 maggio 2011
- Bergamo
La serata sarà moderata da Paolo Belloni, architetto (presidente del'Ordine degli Architetti di Bergamo), e Paola Tognon (storica dell'arte e curatrice indipendente. Il dialogo sarà arricchito anche dal contributo di Ilaria Mazzoleni, coordinatrice della mostra e docente allo SCI-Arc di Los Angeles, e dall'architetto Cesare Rota Nodari: insieme indagheranno in particolare gli spazi composti di Franco Normanni e la profonda relazione fra la sua arte, l'architettura e lo spazio, un rapporto che ha portato l'artista bergamasco a una ricerca artistica che in cui si fondono astrazione e sintesi delle forme.
La mostra su Normanni – curata da Rolando Bellini, Elisabetta Calcaterra e Ilaria Mazzoleni (coordinamento), con progetto espositivo di Alessandro Mendini – rimarrà aperta fino al 29 maggio. Poliedrico e versatile, Franco Normanni (1927-2005) è una delle personalità più interessanti dell'ambiente culturale e artistico bergamasco del Novecento e in particolare di quella "generazione di sintesi", di cui hanno fatto parte anche Cornali, Recchi, Scarpanti, Ajolfi, Longaretti, Rossi, artisti che costituirono il Gruppo Orobico e il Gruppo Bergamo. Normanni condusse la propria ricerca artistica producendo migliaia di opere grafiche, pittoriche e scultoree, pubbliche, civiche e religiose, accomunate da uno spirito arcaico e sacro che trova spunti nella classicità greca e romana, nelle decorazioni scultoree altomedioevali, e nelle avanguardie storiche del primo Novecento.
Nelle sue opere, spazio e forma sembrano quasi dissolversi per poi ricostruirsi sintatticamente, esaltando l'inferenza architettonica che prevale fortemente su ogni altra istanza. L'allestimento della mostra raccoglie e traduce concettualmente la spazialità di Franco Normanni in forma di essenza, fluidità e ciclicità, segni distintivi di una ricerca continua e tenace, mai compartimentata ma sempre in dialogo tra le parti e gli elementi stessi.
La mostra si sviluppa quindi analizzando da più punti di vista il lavoro di Normanni, passando in rassegna le tecniche e i materiali da lui plasmati attraverso un percorso che ne sottolinea la versatilità. Un progetto espositivo che permette al pubblico di percepire e leggere contemporaneamente la mostra a diversi livelli, da quello tipologico a quello formale, da quello tematico a quello crono-storico.
Ad approfondire la conoscenza dell'artista contribuiranno una sezione documentaria in forma digitale ed alcune testimonianze video-registrate.
Giovedì 5 maggio, h 20.30
Ex Chiesa della Maddalena
via S. Alessandro 39
Bergamo