László Moholy-Nagy – Arte della luce

Una mostra che fa riflettere, nuovamente, sulle origini della sperimentazione fotografica.

'Attraverso connessioni formali e spaziali il nostro occhio completa il dato ottico ricevuto con la nostra esperienza intellettuale per creare un concetto-immagine, mentre l'apparato fotografico riproduce la pura immagine ottica e quindi mostra le registrazioni, distorsioni, accorciamenti e così via che sono mantenute dall'ottica' László Moholy-Nagy

László Moholy-Nagy Photogram ca. 1938 Original photogram from Chicago 204 x 252 cm Swiss Foundation of Photography, Winterthur Donation in memoriam S. and Giedion Welcker © VG Bild-Kunst, Bonn 2010

Sono in mostra al Martin-Gropius-Bau di Berlin un'ampia selezione di fotografie (in bianco e nero e colore), fotogrammi, collage, film e grafiche dell'artista e docente del Bauhaus László Moholy-Nagy (1895-1946).

László Moholy-Nagy Flower ca. 1925-27 Centre Pompidou, Paris, Musée national d’art moderne / Centre de création industrielle © VG Bild-Kunst, Bonn 2010

La mostra Arte della luce illumina gli anni nei quali Moholy-Nagy sviluppa una teoria della luce che fissa per la prima volta nel saggio del 1925 'Pittura, fotografia, film'. In questo saggio ricorre al significato etimologico della parola fotografia, che significa 'scrivere con la luce'. Moholy-Nagy afferma che la fotografia non riesce mai a catturare la luce reale; ha sempre a che vedere con il divario che esiste tra la percezione del tempo reale e la visione fotografica. Il film, perciò, consiste di una serie di immagini in movimento create attraverso proiezioni di luce.

László Moholy-Nagy / Paul Hartland Carnival: Composition with two masks ca. 1934 Gemeentemuseum Den Haag © VG Bild-Kunst, Bonn 2010

Informazioni:
www.berlinerfestspiele.de
Epigraph. László Moholy-Nagy, Painting, Photography, Film, trans. Janet Seligman (Cambridge: MIT Press, 1969), 22. 

Fino al 16 gennaio 2011