Lo spazio d'ingresso di uno studio legale di Torino è stato trasformato in un ambiente ibrido multifunzionale: un ufficio amministrativo ma anche luogo di accoglienza, relax e attesa. Sembra una galleria d’arte il progetto dello studio PAT. , che ha lavorato su superfici e volumi per interpretare e modellare lo spazio in modo originale, dando forma in 36 mq a passaggi e percorsi che prima non esistevano. Originariamente infatti ad accogliere chi entrava nello studio era il muro spoglio di un corridoio, con dietro due ambienti separati.
Lo studio ha demolito le partizioni e inserito una serie di volumi in legno laccato di diverse cromie, sperimentando radicalmente la potenza dell’esperienza visiva. Il progetto guarda al white cube dell’arte contemporanea, quello spazio dove inserire volumi puri, unità di colore astratte e al contempo materiali.
Lo spazio del lavoro è allora spazio d’arte, dove vari elementi “atterrano” interagendo con l’ambiente e la luce. I cinque volumi, utili a diverse funzioni, si ispirano agli agli specific objects evocati da Donald Judd. Un solido dorato per il welcome desk, due pilastri blu per i server e l’angolo caffè, una geometria verde petrolio per nascondere due scrivanie di back office, un pannello blu per le stampanti tracciano un’inedita suddivisione spaziale.
Il soffitto è ridefinito da tre pannelli fonoassorbenti sospesi che presentano quattro binari a bassa tensione, equipaggiati con un sistema di strisce e faretti led configurabile in quantità e orientamento degli elementi. I pavimenti originali in legno sono stati conservati per garantire un dialogo di continuità tra le preesistenze e le nuove forme.
- Progetto :
- Specific Objects
- Luogo :
- Torino
- Programma :
- Spazio di accoglienza/attesa e ufficio amministrativo
- Architetti :
- PAT. architetti associati
- Design team :
- Andrea Veglia, Nicolò Radicioni
- Cliente:
- Studio Legale Dal Piaz
- Area :
- 36 mq
- Completamento :
- 2021