Lo studio newyorkese Architensions viene chiamato da un professionista del benessere di Brooklyn, esperto di yoga e assistenza all'infanzia, per creare un playground capace favorire il gioco creativo e libero dei suoi piccoli fruitori.
Partendo da riferimenti avanguardistici del secolo scorso come il “Contoured Playground” di Isamu Noguchi o la serie di paesaggi di Amsterdam di Aldo van Eyck, Architensions propone forme iconiche e materiali accuratamente scelti per ricreare un’ambientazione ispirata alla natura e capace di stimolare l’immaginazione dei bambini, lo sviluppo cognitivo e la consapevolezza del corpo nello spazio.
Un’ampia stanza lunga e stretta di 875 mq – in parte dipinta sulle pareti da un bosco di alberi, in parte ricoperta da un tessuto cangiante che allude all’acqua o al cielo – viene rivestita al suolo da una morbida gomma. Questa ricorda il terreno di un bosco ricoperto di aghi di pino, mentre nel cielo, grandi nuvole realizzate con doghe di schiuma dipinte di bianco brillante, scendono sospese.
All’interno di questa scatola “naturale” vengono posizionate nello spazio tre strutture di compensato: il primo è un tunnel semicircolare scandito da finestre geometriche che modella la topografia alzandosi da terra attraverso una serie di gradini. Poi un cilindro verde, dove i bambini possono salire per osservare lo spazio attraverso una rete di tessuto, simula una casa sull’albero. Infine, una forma bianca e conica di carta semitrasparente che pende dal cielo, allude a un igloo; dal suo interno, i bambini sperimentano una particolare condizione di luce che ricorda il bagliore della neve al sole.
- Progetto:
- Children’s Playspace
- Luogo:
- Brooklyn, New York
- Architetto:
- Architensions
- Team di progetto:
- Alessandro Orsini, Nick Roseboro, Giorgia Gerardi
- Superficie:
- 875 mq
- Completamento:
- 2020